Sistemi contactless, dati biometrici e tanto altro: quale futuro per i pagamenti digitali
I pagamenti contactless sono sicuri anche perché è un provider a gestire e tracciare ogni operazione e un eventuale furto sarebbe scoperto
Effettuare pagamenti digitali è sempre più semplice e immediato, non soltanto per l’acquisto di beni e servizi online ma anche all’interno degli stessi negozi fisici. Per proteggere sempre di più gli utenti, gli operatori del settore stanno mettendo a punto sistemi via via più avanzati e sicuri, che permettono di ridurre al minimo il rischio di truffe. Vediamo in questo articolo alcune delle tecnologie più interessanti del momento.
Il boom dei pagamenti digitali
I dati più recenti parlano chiaro: ormai le transazioni elettroniche sono sempre più diffuse e hanno raggiunto livelli altissimi. Si stima, infatti, che in Europa il valore dei pagamenti elettronici potrebbe addirittura superare i mille miliardi di dollari entro il 2022, un dato impressionante se si pensa che solo fino a pochi anni fa in molti tendevano a non fidarsi di queste forme di pagamento.
A spingere questi sistemi sono stati diversi fattori, come la diffusione di una cultura sempre più aperta verso l’innovazione e la tecnologia, ma anche e soprattutto di strumenti in grado di proteggere al meglio gli utenti. Da questo punto di vista, infatti, abbiamo fatto passi da gigante, con l’adozione di tecnologie particolarmente complesse e a prova di truffa.
La sicurezza dei metodi di pagamento digitali è ormai accertata e dimostrata dall’elevato numero di transazioni protette effettuate anche in settori particolarmente delicati, come quello dei giochi online, dove portali per la partecipazione alle slot machine o a tornei di e-sports prevedono l’utilizzo di sistemi criptati particolarmente efficaci.
La doppia autenticazione per proteggere dalle frodi
Uno degli strumenti oggi più utilizzati per massimizzare la sicurezza dei pagamenti digitali è la doppia autenticazione, basata sulla necessità di avere a disposizione non soltanto una password o un codice PIN per accedere al servizio, ma anche di un secondo strumento di verifica. Questo può essere rappresentato o da un ulteriore codice numerico/alfanumerico, come quelli generati automaticamente e inviati all’utente come One Time Password da utilizzare entro un certo limite di tempo, oppure da altre informazioni accessibili esclusivamente alla persona interessata, come le domande di sicurezza.
Un’alternativa ancora più avanzata in tal senso è data dall’integrazione tra la piattaforma di pagamento e un’app per smartphone, attraverso la quale il dispositivo riceve una notifica di chi sta effettuando la transazione, da confermare sullo schermo tramite codice o impronta digitale. È evidente che poter contare su una doppia chiave di sicurezza garantisce un’elevata protezione dai tentativi di truffa, perché pur accedendo alla password principale, il malintenzionato non potrà comunque concludere l’operazione non avendo a disposizione la seconda informazione necessaria.
I dati biometrici come strumento di identificazione univoca
Evoluzione della password come tradizionalmente intesa, i sistemi per la lettura dei dati biometrici promettono una sicurezza ancora maggiore rispetto alla classica parola chiave. Se quest’ultima, infatti, presenta comunque un rischio di essere intercettata e riprodotta dai truffatori, i dati biometrici sono associabili solo ed esclusivamente al titolare. Impronta digitale e lettura dell’iride sono gli esempi più comuni in tal senso e vengono già ampiamente utilizzati anche sui dispositivi mobili, dove sempre più spesso lo sblocco dell’apparecchio o di singole funzioni viene legato a tale informazione.
Effettuare un pagamento digitale avendo a disposizione un sistema di conferma basato sui dati biometrici offre un’incredibile sicurezza per chi lo sta utilizzando, poiché solo ed esclusivamente il titolare del conto o della carta da cui parte il denaro può essere in grado di autorizzare la transazione.
Sicurezza e sistemi contactless: un’elevata protezione per i dati di pagamento
Ormai di uso comune quando si parla di pagamenti tramite carta sono i sistemi contactless, basati cioè su una tecnologia che permette alla carta di comunicare tramite un chip con un terminale di pagamento. Senza necessità di contatto né di inserimento di codici di sicurezza. Se a prima vista questa può sembrare una soluzione meno sicura rispetto a quelle sopra descritte, in realtà i sistemi contactless garantiscono un grado di protezione altissimo. I dati di pagamento inviati al terminale infatti, sono criptati in maniera complessa e difficili da intercettare e decodificare.
In genere limitati dal punto di vista del numero e dell’importo delle transazioni, i pagamenti contactless sono sicuri anche per altri motivi tecnici, come sottolineato dal portale svizzero CCV Group. In primis è un provider a gestire e a tracciare ogni operazione. Quindi il malcapitato individuerebbe facilmente un eventuale “furto”. Va inoltre evidenziato, come spiega anche il sito di Mastercard, come gli stessi smart device utilizzati in abbinamento alla carta possiedono delle ulteriori impostazioni di sicurezza che, anche in caso di furto o smarrimento degli stessi, rendono praticamente impossibile l’utilizzo di carte e piattaforme associate.