Sorpresa UE: la Chiesa deve pagare l’ICI e l’Italia deve riscuoterla
Una diatriba, anche legale, che si trascinava dal 2006. Con un conticino, in sospeso, nell’ordine di 4 o 5 miliardi
I cittadini pagavano l’ICI, la Chiesa no. Molti cittadini si erano infuriati, la Chiesa l’aveva sempre scampata. Persino quando si era andati alle carte bollate, e si era spostata la questione in sede europea, le sentenze non avevano portato a nulla.
Peggio: avevano assunto il sapore della beffa. Perché non è che avessero affermato il diritto assoluto del Vaticano a non versare il tributo. No. Le decisioni prese (nel 2012 dalla Commissione UE, nel 2016 dal Tribunale di Bruxelles) avevano aggirato il problema: in effetti l’imposta era dovuta, per gli immobili che non fossero destinati al culto o alle attività prettamente istituzionali, ma purtroppo non la si poteva riscuotere.
Secondo la Commissione, ahimé, non c’era modo di stabilire quali fossero i soggetti da sanzionare e a quanto ammontassero esattamente gli importi da versare. Secondo il Tribunale, i ricorrenti non erano riusciti a dimostrare che il primo pronunciamento fosse illegittimo.
Quello, però, era solo il primo grado. I ricorrenti avevano presentato un secondo ricorso e così, finalmente, si è arrivati alla sentenza odierna.
Che ribalta tutto.
La nuova versione è che – così come è logico, per non dire lapalissiano – non possono certo essere le difficoltà di accertamento a costituire titolo di esenzione. Per quanto complicato possa essere identificare i singoli enti da colpire, e quantificare le somme da richiedere, questo lavoro va fatto. Tassativamente, per usare un termine in tema.
Eppure, non è ancora il caso di cantare vittoria.
Per due motivi: il primo è che le vie del contenzioso tributario sono (quasi) infinite, e certamente lunghissime e ancor più certamente contorte; il secondo è che non è mica detto che alla fine sarà proprio la Chiesa a dover mettere mano al portafoglio e a versare quei 4-5 miliarducci ipotizzati dall’ANCI.
Se lo Stato, infatti, non si attiverà come richiesto, la UE irrogherà le sanzioni per il mancato adempimento. E indovinate un po’ su chi si scaricherà l’onere delle multe?
Sulla generalità di noialtri cittadini. Laici o credenti. Cristiani o buddisti. Comunque fottuti.