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Sosta selvaggia e velocità: Roma fa il giro di vite sulle infrazioni stradali con 1,6 milioni di multe

La lotta alla sosta selvaggia e al mancato rispetto dei limiti di velocità coinvolge sia i quartieri più congestionati dal traffico che le principali arterie cittadine

Paletta della Polizia Municipale di Roma

Un’offensiva senza precedenti quella lanciata dalla Polizia Municipale contro la sosta selvaggia e le infrazioni stradali nella Capitale. I numeri parlano chiaro: da gennaio a ottobre, sono state accertate quasi 800mila violazioni al Codice della Strada, con un incremento di oltre il 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. La stretta sui controlli si è tradotta in 1,68 milioni di verbali totali, considerando sia le multe elevate direttamente dagli agenti, sia quelle registrate dai sistemi di controllo remoto come varchi elettronici, photored e tutor.

La lotta alla sosta selvaggia e al mancato rispetto dei limiti di velocità ha generato un giro di vite che coinvolge sia i quartieri più congestionati dal traffico che le principali arterie cittadine. Lo scopo? Fluidificare la viabilità in un contesto urbano che, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, diventa ogni giorno più critico.

Sosta selvaggia nella Capitale: 2.000 multe al giorno

Da gennaio a ottobre 2024, le multe per sosta selvaggia sono state 600mila, pari a circa 2.000 al giorno. Rispetto al 2023, si registra un aumento di circa il 5%, e con quasi due mesi di controlli ancora all’attivo, il bilancio annuale si preannuncia ancora più corposo.

Le sanzioni per la sosta selvaggia riguardano soprattutto le zone ad alta densità commerciale, dove il traffico è paralizzato dalle auto parcheggiate in doppia o addirittura tripla fila. Solo per le soste a intralcio – che includono anche le infrazioni sui marciapiedi, negli incroci e sugli attraversamenti pedonali – sono state elevate 451mila multe, con un incremento dell’8% rispetto allo scorso anno.

Anche le fermate dei bus sono sotto la lente d’ingrandimento: i veicoli parcheggiati negli stalli riservati agli autobus – compresi quelli delimitati dalle strisce gialle prima e dopo le fermate – bloccano la salita e la discesa dei passeggeri, contribuendo a rallentare il trasporto pubblico e ad aumentare il rischio di incidenti.

La sicurezza prima di tutto – La lotta alla sosta selvaggia non è solo una questione di fluidità del traffico. I vigili urbani spiegano che gran parte dei gravi incidenti avviene proprio in prossimità di incroci, marciapiedi e attraversamenti pedonali ostruiti da veicoli in divieto di sosta.

Controlli da remoto: occhio ai varchi ZTL, ai semafori rossi e alle preferenziali

Se le multe elevate dai vigili sono in aumento, un grosso contributo arriva anche dalla tecnologia. I sistemi di controllo remoto hanno registrato 880mila infrazioni tra gennaio e ottobre 2024, con una media di 3.000 verbali al giorno.

Le sanzioni derivano in gran parte dalle violazioni nei varchi della ZTL (Zona a Traffico Limitato) e dal passaggio con il semaforo rosso, una infrazione rilevata dai sistemi Photored installati nei punti critici della città. Anche il controllo delle corsie preferenziali rientra in questa attività, con il supporto degli ausiliari del traffico di Atac, il cui lavoro si somma a quello della Polizia Municipale.

L’aumento delle verifiche e la modernizzazione degli strumenti di controllo hanno permesso di ridurre il margine d’errore e di elevare multe precise e non contestabili.

Limiti di velocità: calano le infrazioni, ma aumentano i controlli

Se da una parte aumentano le multe per la sosta selvaggia, dall’altra si registra un calo delle infrazioni per eccesso di velocità. Paradossalmente, questo è il risultato di un maggiore controllo sul territorio. I numeri parlano chiaro: nel 2024, le multe per superamento dei limiti di velocità sono state 140mila, in netta diminuzione rispetto alle 247mila del 2023 (-43%).

A spiegare questo fenomeno è il Comando Generale della Polizia Locale: «Il dato dimostra l’efficacia della prevenzione e della deterrenza. Quando i conducenti vedono l’autovelox, rallentano. E con l’installazione di nuovi dispositivi tutor e autovelox, la velocità si è ridotta su diverse arterie cittadine».

In totale, sono stati controllati 3 milioni di veicoli. La galleria Giovanni XXIII, uno dei tratti più controllati, ha visto una riduzione significativa delle violazioni: da 150mila infrazioni rilevate nel 2023 a 75mila nel 2024 (-50%). Il tutor lungo la galleria e l’aumento delle postazioni autovelox hanno sortito l’effetto sperato: ridurre la velocità e, di conseguenza, il rischio di incidenti gravi.

Dove si concentrano i controlli?

Le zone a maggiore densità di controlli e multe sono quelle con un’elevata presenza di attività commerciali e strade ad alta percorrenza. Gli agenti si concentrano su:

  • Strade del centro storico con alto flusso pedonale e veicolare;
  • Incroci e punti nevralgici del traffico cittadino;
  • Aree adiacenti ai cassonetti dei rifiuti, dove spesso si verifica la sosta irregolare di veicoli che ostacolano le operazioni di raccolta dell’Ama;
  • Fermate dei bus, incluse quelle con strisce gialle in diagonale.

Il Comando Generale punta a garantire una maggiore presenza in queste aree, con l’obiettivo di evitare il ripetersi di episodi di congestione del traffico e aumentare la sicurezza dei pedoni.

Con due mesi ancora a disposizione, il bilancio finale delle multe 2024 sarà con ogni probabilità superiore a quello del 2023. La stretta sui controlli stradali proseguirà, anche grazie alla modernizzazione dei sistemi di rilevazione delle infrazioni, all’aumento degli agenti operativi e al potenziamento dei dispositivi tecnologici, come photored, varchi ZTL e autovelox.

L’amministrazione capitolina ha già annunciato l’intenzione di proseguire con il rafforzamento delle squadre GIPT, l’incremento delle verifiche sui limiti di velocità e il miglioramento dei sistemi di controllo remoto.