Spallata al Covid, via libera al vaccino senza fasce d’età: ed è subito boom
Il Commissario Figliuolo elimina la priorità anagrafica, e scatta la corsa alle prenotazioni. E per i sottosegretari Sileri e Costa possibile a luglio lo stop alle mascherine all’aperto
Giugno potrebbe davvero essere il mese della spallata al Covid, tanto vagheggiata più ancora che preconizzata. Merito della liberalizzazione della campagna vaccinale che da ieri, giovedì 3 giugno, non prevede più nessuna limitazione legata alle fasce d’età. E, soprattutto, del boom delle prenotazioni che rende più concreta la possibilità che, entro poche settimane, salti anche l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.
A giugno la spallata al Covid
«Si respira aria nuova» ha affermato il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, nel giorno dell’eliminazione del criterio della priorità anagrafica. Un provvedimento cui ha corrisposto l’auspicata corsa all’antidoto, suggerendo (finalmente) al militare una cauta fiducia.
In poche ore, per esempio, risultavano quasi 400.000 under 29 prenotati in Lombardia e 120.000 in Campania, oltre ai sold-out degli Open Day (o Night). Si aggiunga poi che è previsto «l’arrivo entro il mese di oltre 20 milioni di dosi» di sieri anti-Covid, e le ragioni dell’ottimismo ci sono tutte.
Certo, il successore di Domenico Arcuri ha anche ricordato l’importanza di coinvolgere i giovani e l’esigenza di una maggiore flessibilità nel fissare i richiami. La vera sfida, però, è rappresentata dai «2 milioni e 170mila over 60» non ancora immunizzati, magari a causa della scarsa dimestichezza con l’informatica. Da questo punto di vista, secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri «la strategia del vaccino sotto casa può essere vincente».
Pure, anche l’esponente pentastellato ha sottolineato che «va tutto superbene», al punto da iniziare a ragionare sull’abbandono dei dispositivi di protezione individuale en plein air. Che potrà diventare realtà «quando avremo 30 milioni di vaccinati con una dose e 20 milioni con la seconda».
Obiettivi per il cui raggiungimento potrebbe essere questione di settimane. Tanto che Sileri parla di «seconda metà di luglio», laddove l’altro sottosegretario alla Sanità Andrea Costa ipotizza lo stop alla misura «entro fine luglio».
Insomma, presto il peggio potrebbe davvero essere finalmente alle spalle. Previa spallata al Covid, naturalmente!