Ferrari, Italrugby, Jacobs e sci: un grande weekend di sport italiano
Doppietta rossa in Bahrain, la storica vittoria ovale in Galles e l’oro mondiale del campione olimpico dei 100m. E non finisce qui
Per lo sport italiano è passato agli archivi un’altra domenica di gloria. Se è ancora il lascito del 2021 non è dato saperlo, ma tra ritorni attesi, prime volte e conferme si è gioito su tanti fronti. Andiamo a vedere quali.
Sport italiano: doppietta Ferrari in Bahrain
Forse era la più attesa per i tanti appassionati di motori, tra test andati bene e successi che mancavano da tempo. La F1 è tornata in pista con una nuova era tecnica, e all’alba di questa rivoluzione possiamo dire che la Ferrari è tornata. Nel Gran Premio inaugurale della stagione è arrivata una doppietta che fa ben sperare per il prosieguo dell’anno. Una Rossa forte sul giro secco come nel passo gara, potenza del motore tornata ai massimi livelli, strategie e pit stop azzeccati in pieno. Il quid in più ce li hanno messi in pista Leclerc e Sainz: il monegasco bravo e freddo a rispondere agli attacchi di Verstappen, lo spagnolo solido nel passo e nel lavoro di sviluppo.
Red Bull e Mercedes non staranno a guardare e saranno competitive, ma allo sparo della stagione la Ferrari capitanata da Mattia Binotto ha risposto meglio di tutte. Erano 903 giorni che la Rossa non vinceva un Gran Premio (Singapore 2019 con Sebastian Vettel), e dopo ben 1351 giorni è in testa al mondiale. Un ritorno al vertice atteso e sperato da tempo.
L’Italrugby torna al successo al Sei Nazioni
Una vittoria mix di rivalsa ma anche di storia, forse l’ultimo tassello che mancava allo sport italiano in questi mesi. L’Italrugby torna a fare notizia in positivo al Sei Nazioni e lo fa in modo altisonante. La vittoria di Cardiff nell’ultima giornata del torneo cancella e riscrive la storia nello stesso momento. La serie record di sconfitte nel torneo (36) viene depennata definitivamente con la prima vittoria in assoluto in terra gallese, in casa di coloro che erano i campioni in carica.
Oltre al “cosa”, il momento è divenuto memorabile per il “come”. A 70 secondi dal termine è decisiva la fuga del giovanissimo Ange Capuozzo, alla seconda partita in carriera in Nazionale. Sguscia fuori da tre avversari e due placcaggi dando a Padovani la meta al centro dei pali. 21 Galles 20 Italia, ma la freddezza di Garbisi dalla piazzola per un calcio facile quanto pesante, dà i due punti del sorpasso a tempo scaduto. Sono proprio i due giovani protagonisti, Garbisi e Capuozzo, che devono diventare il volto del nuovo corso dell’Italia ovale, che aspettava una vittoria al Sei Nazioni dal 28 febbraio 2015. Il materiale a disposizione c’è.
Jacobs e Tamberi, da Tokyo a Belgrado si confermano fenomeni
Dal primo agosto 2021, da quei 10 minuti leggendari, sono entrati in un’altra dimensione. Ma Marcell Lamont Jacobs e Gianmarco Tamberi hanno dimostrato subito di non essere delle meteore nell’élite dell’atletica mondiale. Ai Mondiali indoor di Belgrado sono arrivate due medaglie, di diverso colore ma ugualmente pesanti. L'”italo-texano” ha battuto gli americani Coleman e Bracy sul loro terreno preferito, i 60m, con una prestazione sontuosa. Dal 6.53 delle batterie, passando per il 6.45 della semifinale per finire con il 6.41 in finale, record italiano ed europeo. Jacobs dimostra di migliorare costantemente turno dopo turno, ma soprattutto di avere ancora fame e di battere gli avversari anche dal punto di vista mentale. 3 millesimi di vantaggio al fotofinish e oro mondiale dopo i due ori olimpici. Una tappa di avvicinamento per i mondiali all’aperto di Eugene, il cui obiettivo è quello di stupire ancora: un 6.41 sui 60 potrebbe valere meno di un 9.80 sui 100.
Ma Tamberi ha risposto da par suo, con un bronzo nel salto in alto che vale oro. Il marchigiano si conferma animale da gara non meno di Jacobs. Con appena due giorni di preparazione, con la decisione di gareggiare in extremis, se l’è giocata alla pari con gli avversari (il coreano Woo su tutti) su misure notevoli. Il 2.31 finale è di tutto rispetto per il già campione mondiale indoor a Portland (2016): anche per lui la strada è quella giusta.
Brignone e Bassino chiudono al meglio la stagione dello sport italiano invernale
Per stagioni che iniziano altre che finiscono: anche qui il filo conduttore è l’Italia protagonista, stavolta al femminile. Lo sci alpino chiude i battenti con la doppietta nello slalom gigante firmata Federica Brignone e Marta Bassino a Courchevel, Francia. Sulla pista che sarà teatro dei prossimi mondiali tra 11 mesi le due fuoriclasse azzurre hanno la meglio sulla forte concorrenza e chiudono un anno trionfale. Tra Brignone, Goggia e Curtoni in totale sono 11 successi in Coppa del Mondo, un record in oltre 50 edizioni della competizione. A Brignone la coppa di superG, a Goggia quella di discesa per la terza volta in carriera, il tutto corredato dalle quatto medaglie olimpiche di Pechino. Una stagione memorabile.