Roma, stabili abbandonati: un blitz contro spreco e incuria
Blitz nella notte da perte dei militanti di Gioventù Nazionale. La proposta: “trasformare queste strutture in incubatori d’impresa”.
Un blitz nella notte per portare l’attenzione su due questioni: spreco e incuria. Nella notte, infatti, i militanti di Gioventù Nazionale hanno affisso degli striscioni su degli immobili abbandonati a Roma, in quanto – appunto – “simboli di spreco e di incuria da parte dello Stato”.
‘Meno stabili abbandonati, più start up per giovani disoccupati’ – è il messaggio affidato agli striscioni affissi sulle pareti di questi stabili e lanciato dal movimento giovanile di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. I militanti di Gioventù Nazionale, infatti, hanno un’idea ben precisa: la proposta è quella di “trasformare queste strutture in incubatori d’impresa, per combattere il degrado e ridare speranza nell’affrontare l’attuale crisi economica ed occupazionale”.
“Nelle ultime settimane – aggiungono i dirigenti del movimento – un sentimento popolare di riscossa sociale sta attraversando finalmente il nostro Paese. Lo dimostrano le numerose manifestazioni di piazza che rivendicano la sacrosanta assegnazione delle case popolari agli italiani che ne hanno diritto. A queste iniziative spontanee Gioventù Nazionale vuole offrire il proprio supporto con una proposta mirata a premiare tutti quei giovani con idee e progetti meritevoli, ma privi dei mezzi per poterle realizzare”.
Secondo Gioventù Nazionale, infatti, “gli incubatori di impresa sono uno strumento che favorisce la nascita e la crescita di nuove aziende attraverso la condivisione di spazi e risorse, la fruizione di servizi specialistici, l’accesso a reti di conoscenze e ambienti destinati all’utilizzo diretto da parte delle imprese. Si tratta di un sistema che ha già dimostrato di funzionare in alcune realtà del Nord Italia ed è arrivato il momento di incentivarlo”.
Quale la proposta, dunque? “Proponiamo – continuano gli esponenti del movimento giovanile di FdI-An – che gli enti pubblici proprietari di questi stabili lancino un bando destinato a giovani aspiranti imprenditori e PMI nate da pochi mesi e che i progetti considerati migliori abbiano la possibilità di accedere a questi incubatori ed avviare una startup. Siamo stanchi di vedere persone costrette ad occupare spazi, mandarli meritevolmente avanti, ed essere catalogati come fuori legge. E’ ora che lo Stato cominci a fare lo Stato, mettendo questi spazi a disposizione della collettività”.