Stadio della Roma, pg della Cassazione: Lanzalone resti ai domiciliari
I legali dell’ex presidente di Acea avevano chiesto un provvedimento meno afflittivo
Il sostituto procuratore generale della Cassazione Ciro Angelillis, nell’udienza a porte chiuse che si è svolta davanti ai giudici della Sesta sezione penale, ha chiesto che Luca Lanzalone resti agli arresti domiciliari, dove si trova dallo scorso giugno. L'avvocato genovese, ex presidente di Acea e consulente della sindaca Virginia Raggi, è stato rinviato a giudizio il prossimo 5 marzo, con rito immediato, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto sistema corruttivo riguardante il progetto di costruzione dello nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.
I legali di Lanzalone avevano chiesto un provvedimento meno afflittivo
Il Pg ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dai legali di Lanzalone, gli avvocati Giorgio Martellino e Luca Di Stefano, contro l’ordinanza del Tribunale del riesame della Capitale che lo scorso 20 novembre aveva respinto la richiesta di revoca della misura cautelare e anche quella di sostituirla con un provvedimento meno afflittivo come l’obbligo di firma. La decisione degli ermellini potrebbe arrivare nella giornata di domani.
Il pm chiede l’archiviazione del procedimento sulle accuse alla Raggi
Intanto, secondo la Procura di Roma, non ci sono profili penali e quindi va archiviato il procedimento in relazione alle accuse nei confronti della sindaca Virginia Raggi e rispetto ad un esposto presentato dall’associazione Tavolo della libera urbanistica, in cui veniva ipotizzato il reato di abuso d’ufficio.