Stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, ma ce n’è veramente bisogno?
Proroga stato di emergenza fino al 31 gennaio, Salvini: “non sapevamo nulla”, Meloni: “governo meno trasparente della storia”
Proroga fino al 31 gennaio 2021 dello stato di emergenza per la pandemia da Sars-coV-2. Ieri 1 ottobre Giuseppe Conte ha fatto sapere ufficialmente che il governo chiederà la proroga perché: “la situazione continua ad essere critica richiede massima attenzione”, ha detto il premier. La richiesta del Governo andrà quindi in Parlamento per ricevere o meno la definitiva approvazione.
Mentre l’opposizione obietta “non sapevamo nulla. Conte venga in parlamento e spieghi, racconti, non sui giornali. Non c’è confronto su tasse, pensioni, l’unica cosa su cui si mettono d’accordo è la legge elettorale che è ora l’ultima priorità”, polemizza Matteo Salvini.
Per Giorgia Meloni questo è “il governo meno trasparente della storia” e “manca uno studio serio certificato per richiedere un provvedimento così impattante”.
“Sulla proroga dello stato di emergenza discuteremo in Parlamento molto presto come è giusto che sia e io sarò in Aula all’inizio della settimana. Io sono sempre per la linea della massima prudenza e ho sempre mantenuto questa impostazione ma credo che sia corretto che ne discuta il Parlamento e che se ne discuta nel governo perché in una grande democrazia si fa così. Dobbiamo resistere col coltello tra i denti in questi 7-8 mesi difficili che ci attendono ma mentre resistiamo dobbiamo anche guardare al futuro”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in visita allo stabilimento Sanofi di Anagni, riferendosi all’attesa per l’arrivo del vaccino.
La proroga riguarda incentivi e promozione dello Smart working (con norme apposite), subordina il ruolo delle regioni a decisioni centrali per la sicurezza nazionale, implica il monitoraggio nazionale sulla base dei dati forniti dalle regioni, (21 indicatori tra cui l’indice Rt), restrizioni sui viaggi e cittadini in ingresso nel nostro paese.