Stefano Coletta, direttore Rai 1: piace alla gente che piace
Risulta facile capire che parliamo di Stefano Coletta, direttore di Rai 1, che aveva già risollevato alla grande le sorti di Rai 3
Stefano Coletta, piace alla gente che piace. Non è facile essere al comando di una grande e immenso transatlantico come quello di Rai 1 ed eseguire manovre difficoltose senza commettere sbavature. Riesce addirittura ad essere performante oltre ogni limite e aspettativa (non per noi che da tempo ne evidenziamo le qualità professionali), al punto da riportare davanti agli schermi televisivi anche gli telespettatori più scettici e da tempo demotivati. Possiamo tranquillamente parlare di un fuoriclasse della strategia televisiva.
Stefano Coletta, dai Rai 3 a Rai 1
Risulta facile capire che parliamo di Stefano Coletta, direttore di Rai 1, personaggio che oltre ad aver risollevato alla grande le sorti di Rai 3, chiamato in corsa ad assumere il ruolo ambito da tantissimi addetti ai lavori, come un trapezista che si esibisce senza rete di protezione (rapidissimi i tempi della sua nomina e a ridosso dell’evento televisivo più atteso dell’anno), non solo è riuscito ad ottenere risultati di share elevatissimi ma il gradimento dei telespettatori è risultato strabiliante in relazione ai risultati riportati dalla rete ammiraglia nelle annate precedenti. A conferma di quanto già dimostrato nel passato e del nostro titolo di apertura, il direttore Coletta ha subito percepito ciò che i telespettatori gradivano e complice un’attenta gestione delle risorse, con pochissimi avvicendamenti e qualche nuovo innesto al posto giusto è destinato ad essere il personaggio che piace alla gente che piace.
Rai 1, le trasmissioni funzionano
Chiunque ha una parola buona per lui, sia umanamente che professionalmente e quando nel mondo della tv gli apprezzamenti sono così diffusi, evidentemente stai facendo e dimostrando qualcosa di grande.
Di contro non rileviamo la stessa fluidità di programmazione nei canali delle altre emittenti televisive. Spesso assistiamo a tagli di programmi appena all’inizio del proprio percorso, per non parlare poi degli spostamenti continui delle giornate di messa in onda di alcuni format, al fine di non farli scontrare con le forti programmazioni delle altre reti pur di non soccombere nella continua battaglia dello share. Teniamo a ricordare che Top 10 rappresenta una conferma, l’ennesima perla della gestione Coletta, ma sopratutto che Rai 1 deve ancora calare i propri assi, in quanto Ballando con le stelle della bravissima Milly Carlucci che è stato ovviamente spostato e Tale e quale di Carlo Conti, inizieranno ambedue a settembre.
Stefano Coletta e le sue trasmissioni di nicchia
Oltre ai due storici talent, per Rai 1 scenderanno in campo le fiction, la seconda edizione del Cantante mascherato e tanto altro. In attesa della nuova stagione televisiva siamo certi che i telespettatori rimarranno piacevolmente sorpresi dalle trasmissioni di nicchia alle quali il capitano di Rai 1 li sta abituando. Concludiamo nel complimentarci per come la rete ammiraglia ha gestito l’informazione, specie nel periodo più grave della storia della televisione, quello del Covid 19. Abbiamo rilevato un’ informazione capillare, sempre pronta e sul pezzo, ma sopratutto in questo momento un’ informazione capace di sdrammatizzare e pronta a compiere un repentino passo indietro. Appena finita la Fase 2, entrati in Fase 3, il telespettatore non ha più avuto l’ossessivo bollettino delle gravi notizie quotidiane sul virus.
Ha messo da parte i bollettini dei contagi e i decessi e ha ritrovato in men che non si dica la voglia e il desiderio di guardare la tv (Top 10 ne è l’esempio lampante) con un distanziamento fisico e psicologico dalla pandemia.
Marco Vittiglio, giornalista e critico televisivo