Stilata la top ten dei prodotti con maggiore rincaro: voli aerei al 1º posto
L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato la classifica dei prodotti che hanno registrato i maggiori aumenti di prezzo dal 2020 al 2021
L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat per stilare la classifica dei prodotti che stanno registrando i maggiori rincari. Dai biglietti aerei alle bollette di lue e gas – non inaspettatamente – passando per i beni di primo consumo, gpl, metano e i giocattoli per bambini.
Top ten dei prodotti non alimentari
Al primo posto nella top ten dei prodotti non alimentari, ci sono i voli. A subire un’impennata di prezzo in particolare i biglietti per le tratte internazionali , che hanno registrato un aumento del 38,8% rispetto a ottobre 2020. I voli nazionali hanno fatto registrare +19,9%. Al secondo posto della top ten il gas, con un +33,3% su base annua, al terzo il Gpl e il metano per auto (+33%) e al quarto il gasolio (23,5% quello per i mezzi di trasporto e +22,3% quello per il riscaldamento). Quinta classificata la benzina, +22,1%. Il telefono fisso insieme al fax segna un +21,4%. Settima posizione per energia elettrica (+17,7%), seguita dalle macchine per il caffè (+15,5%), da quelle fotografiche e dalle telecamere (+15,3%). In decima posizione apparecchi per riscaldamento e condizionatori d’aria (+13,3%).
I giocattoli
Sebbene non rientrino nella top ten, si è parlato, soprattutto in vista dei regali di Natale per i più piccoli, dei giocattoli (rincaro del 5,7%), sia che si tratti di quelli tradizionali sia dei più evoluti ed elettronici.
Top ten dei prodotti alimentari
Se per quanto riguarda la top ten dei beni alimentari, il rincaro più alto in assoluto è l’olio (non d’oliva), che costa il 17,7% in più rispetto a un anno fa. Sul podio anche i frutti di mare freschi o refrigerati (+6%) e l’olio di oliva (+4,7%). Appena giù dal podio pasta (+4,6%), carne ovina e caprina (+3,5%). Coniglio e carne equina +2%, suina +1,8%, pollame +1,8%, bovina +1,3%. In sesta posizione ci sono pari merito pesce fresco o refrigerato e vegetali surgelati diversi da patate (+3,1%). Le bevande non restano indietro nel rincaro: acqua minerale, +2,8%, succhi di frutta +2,6%. Latte conservato, margarina e farina crescono del 2,5%. Chiude la classifica il riso (+1,9%). Si salvano dai rincari alti pane (+1,2%), latte fresco intero e formaggi (+1,1%).