Stop a mascherine all’aperto: scelta di pancia o confermata dalla scienza?
Togliere le mascherine all’aperto non significa aver sconfitto il virus, questo deve essere chiaro a tutti
Il cardine e il baluardo alla epidemia Covid 19 è rappresentata come è noto dalle misure di IGIENE E SANITA’ PUBBLICA.
Mascherine all’aperto
In primis lavaggio delle mani frequente, indossare le mascherine, evitare gli assembramenti, praticare il distanziamento sociale che può essere spinto all’ estremo che è il lockdown totale o parziale su ordine del Governo investito di poteri emergenziali dal Parlamento (art. 16 della Costituzione).
A queste basilari misure, che sempre di più hanno preso piede nella nostra cultura e che tipicamente fanno parte degli way of lifes orientali, si aggiunge anche la misura della sanificazione chimica con sostanze virucide degli ambienti chiusi (praticamente mai utilizzata o quasi in Italia almeno sistematicamente) e delle principali piazze e strade di transito automobilistico e pedonale.
I vaccini: “la parte del leone”
Tuttavia, la parte del leone negli ultimi mesi la ha fatta sicuramente e mediaticamente la campagna vaccinale che finalmente dopo molti stenti è diventata di massa, anche se mancano all’ appello quasi 3 milioni di over 60.
Il calo dei contagi, degli ammalati e dei ricoverati in ospedale e nelle terapie intensive delle ultime settimane, complice probabilmente anche l’ aumento delle temperature climatiche, è stato drammatico, così come però successe di questi tempi anche lo scorso anno.
Ci auguriamo naturalmente che il forte peso dei vaccini effettuati impedisca il ritorno ad ottobre della epidemia in Italia nella sua quarta ondata. Anche se la moltiplicazione dei contagi in vari Paesi europei (UK soprattutto che è già vaccinata) di variante del Sars Cov 2 cd indiana” o Delta non promette niente di buono all’ orizzonte. Vedremo cosa ci riserverà l’ autunno.
Perplessità sull’eliminazione delle mascherine all’aperto
Tuttavia, qui voglio soffermarmi sulla disposizione del Governo, sentito il CTS naturalmente, di eliminare da fine Giugno 2021 l’ obbligo di portare le mascherine all’ aperto fatta eccezione le solite situazioni a rischio (assembramenti).
E’ difficile sanzionare la non presenza di mascherina di fatto, pertanto data la indeterminatezza della norma (cosa è realmente un assembramento ??) anche all’ aperto. Vedremo anche qui.
Tuttavia, io sono perplesso soprattutto per la portata psicologica dell’affievolimento delle misure anticontagio (mascherine), pur condividendo il fatto che all’ aperto la possibilità di contagio virale respiratorio è sicuramente bassissima.
L’attenzione deve restare alta
La gente può pensare che sia una sorta di “liberi tutti” e quindi può abbassare le difese sociali anche su altri ambiti dei corretti comportamenti igienici che fortemente riducono la circolazione virale respiratoria.
Abbiamo, secondo me, ancora forte bisogno della massima attenzione di ognuno di noi. Dobbiamo tenere ben presente che non è solo il vaccino a “salvarci” ma tutta una serie di misure antivirali che così bene hanno funzionato in questi 14 mesi e senza le quali le casualties sarebbero state ben maggiori.
Non possiamo permetterci cali di tensione. Assolutamente. Non possiamo permetterci di farci distrarre da polemicucce di bottega, come quelle dei SI-VAX oppure NO-VAX. Perché è solo una piena consapevolezza globale di TUTTE le misure realmente efficaci che ci permetterà di uscirne fuori.
Naturalmente nei tempi e modalità previsti da Madre Natura che da sempre ha regolato le interazioni tra il Sapiens ed i Virus Respiratori e non solo da oggi.
Guai a dimenticarcelo.
Dott. Francesco Russo, Medico Chirurgo e Ricercatore Confermato – Dipartimento di Scienze Chirurgiche
Università di Roma Tor Vergata