Stop buche, il Campidoglio dichiara guerra al dissesto stradale
Varato nuovo Regolamento sugli scavi, presentato dal sindaco Marino e dall’assessore Masini. Marino: “Le aziende quando dovranno fare uno scavo dovranno anche rifare la strada”
Stop alle buche: il Campidoglio dichiara guerra al dissesto stradale.
La tattica del Campidoglio per la guerra alle buche su strada di Roma riguarda poche e semplici regole. Basta buche, e stop alle strade piene di 'cicatrici' di catrame: sarà possibile evitarlo grazie alla riasfaltatura totale dell'intera sede stradale dopo gli scavi. Sono previsti anche il rilascio di un deposito cauzionale a copertura della regolare esecuzione dei lavori e degli eventuali danni e penali certe per chi non compie alla regola i lavori. Altre regole: divieto di eseguire interventi non programmati e doppi interventi a distanza di pochi mesi, più obbligo per le aziende alla vigilanza e rimozione degli armadi stradali.
Una strategia di guerra alla buche su strada che il Campidoglio ha messo in campo nell'ambito del nuovo Regolamento sugli scavi. Le nuove regole sono state presentate questa mattina dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dall'assessore ai Lavori pubblici, Paolo Masini. Già lo scorso luglio era stato presentato il veicolo multifunzionale (Multifunction vehicle-Mfv) della Dynatest, l'azienda che si occupa di pavimentazione stradale, messo a disposizione dell'assessorato ai Lavori pubblici di Roma Capitale, per individuare e intervenire sulle buche di Roma prima ancora che queste si formino. Il veicolo multifunzionale Dynatest, infatti, offre la possibilità di una mappatura in 3D, una sperimentazione gratuita che l'assessorato ha avviato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile (Area Strade) di Roma Tre, con la possibilità di consacrare Roma Capitale a primo Comune italiano a testare un 'Piano di manutenzione programmata (Pms)' in grado di intervenire sulla pavimentazione stradale "abbattendo i costi nel lungo periodo" (qui i dettagli).
Insomma, sembra che Roma Capitale abbia serie intenzioni. Almeno sul fronte della manutenzione stradale. Un atto dovuto, anche a fronte delle grandi difficoltà che i romani incontrano ogni volta che a Roma piove. "Per noi – ha spiegato Masini questa mattina in occasione della presentazione del nuovo Regolamento sugli scavi – è la prima grande innovazione per le nostre strade a cui seguirà il nuovo appalto. Passiamo dall'emergenza alla programmazione con il conseguente divieto di interventi non programmati e doppi interventi a distanza di pochi mesi, cosa frequente con i lavori per i sottoservizi. Il tutto grazie a un maggiore coordinamento e alla razionalizzazione degli interventi".
La novità più grande, è "l'obbligo di riasfaltatura dell'intera sede stradale, per strade a senso unico o doppio senso a carreggiata unica, o di una sola carreggiata in caso di strade con più corsie" – come specifica ancora l'assessore ai Lavori Pubblici. Tra le nuove regole, anche l'accertamento dei reali requisiti d'urgenza, sanzioni per le false urgenze, penali che arrivano fino al blocco delle licenze e la sospensione dei lavori per 6 mesi per le aziende, obbligo di mini trincee e controlli a campione sui materiali usati.
Il sindaco Ignazio Marino ha poi specificato che "nel bilancio 2015 vogliamo inserire una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade della nostra città". A Roma – ha aggiunto Marino – "abbiamo 100 milioni di metri quadrati di superficie stradale. Con 100 milioni di euro, che sembra una cifra enorme, si può rifare il 5% del manto stradale. Questo significa che il 95% rimane non rifatto. E per questo serve un regolamento come quello varato oggi perché significa stringere un'alleanza con le aziende che quando dovranno fare uno scavo dovranno anche rifare la strada".