Roma, stop prostituzione: cittadini in piazza all’Eur
Comitati e cittadini in corteo per protestare contro degrado e prostituzione. La richiesta: “Serve urgentemente legge nazionale”
L’Eur è un quartiere in continua crescita: preso sempre più come punto di riferimento dai giovani, offre oggi possibilità di divertimento di ogni tipo, dall’aperitivo alla discoteca, dalla passeggiata al semplice relax sul prato del laghetto. Ma l’Eur, da qualche anno a questa parte, è anche annoverato tra i quartieri con un altissimo tasso di prostituzione, a ogni ora del giorno.
E’ per questo motivo che il presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, ha di recente deciso di portare avanti il progetto #Michela (qui i dettagli): attraverso la pratica dello zoning, lo scopo è quello di contrastare passo dopo passo un fenomeno annoso e risalente nel tempo. Come ogni decisione di questo tipo, che incontra riflessioni etiche, oltre che pratiche, anche il progetto #Michela ha subito registrato alcuni pareri contrari (leggi qui).
Per questo, e più in generale contro il fenomeno della prostituzione e il degrado a esso collegato, centinaia di residenti sono scesi ieri in piazza. Partiti dal Colosseo Quadrato, hanno percorso poi le strade dell’Eur, intonando l’Inno d’Italia e portando in alto i cartelloni con su scritti i nomi dei comitati che hanno preso parte alla manifestazione. Tra loro, anche il CAOP, il Comitato Eureka, il Coordinamento Romano Territorio e Partecipazione, il Comitato Difesa Esquilino. “Il nostro Coordinamento è presente anche a questa manifestazione dopo la grande manifestazione di sabato scorso e continuerà a essere presente in tutti i quartieri, anche in forza delle adesioni che stanno giungendo da tutta Roma” – fanno sapere gli esponenti del Coordinamento Romano Territorio e Partecipazione, che spiegano: “Continueremo a combattere contro il degrado che in ogni quadrante della nostra città aumenta ogni giorno di più. In particolare, oggi siamo qui per dire ‘no’ al fenomeno della prostituzione e della prostituzione su strada. Le istituzioni non possono più essere sorde nei confronti delle richieste dei cittadini”.
Presenti anche alcuni volti dell’opposizione. A partire da Marco Pomarici, consigliere di Roma Capitale recentemente passato nelle fila della Lega dei Popoli, passando per l’eurodeputato del Carroccio Mario Borghezio, fino ad alcuni esponenti territoriali di Fratelli d’Italia. Questi ultimi, come spiegano il portavoce capitolino Andrea De Priamo e il responsabile degli enti locali Federico Rocca, hanno motivato così la loro partecipazione: “Siamo al fianco dei cittadini dell’Eur che stanno prestando contro il degrado e l’abbandono del quartiere ma soprattutto contro il problema della prostituzione divenuto oramai insostenibile”. Un fenomeno che, secondo FdI-An, non può essere combattuto con il progetto #Michela, che rappresenta, a loro dire, solo “un palliativo perché sposta solamente il problema ma non lo risolve”.
Dal canto suo, Borghezio, che ha ricevuto anche alcune contestazioni nel corso della manifestazione, invece sentenzia: “Come deputato eletto a Roma, con molti voti, ho ritenuto doveroso prendere parte ad una libera manifestazione dei cittadini contro il degrado. Roma è abbandonata”.
Versione, quella di una Roma abbandonata, confermata anche dal consigliere di FdI-An in Municipio I Stefano Tozzi: “Sono qui per dire che i problemi legati alla sicurezza e al decoro ormai pervadono tutta la città, compreso il centro storico. Anzi, se c’è un esempio negativo è proprio quello dell’Esquilino, che ha avuto un destino simile a molte periferie di Roma, ovvero è stato abbandonato e l’amministrazione non spende i soldi che ha nei cassetti per riqualificare il quartiere”. Anche al Parco del Colle Oppio, ogni giorno ci si imbatte in “bivacchi”: “Parco del Colle Oppio come Tor Sapienza” – dice Tozzi.
La manifestazione spontanea dei cittadini, a cui i politici hanno aderito a titolo puramente personale, è stata indetta per chiedere il rispetto delle istanze dei cittadini, spesso inascoltati. La richiesta, in particolare, è quella di “una legge nazionale” e, finché questa non verrà attuata, controllo e vigilanza del territorio.