Strisce blu, Comune ricorre contro bocciatura del TAR su aumenti
Marino fa ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. Ma il Codacons promette battaglia
Molti romani avevano tirato un sospiro di sollievo quando il Tar del Lazio, con una sentenza della scorsa settimana aveva annullato gli aumenti dei parcheggi a pagamento, le cosiddette strisce blu, da parte dell'amministrazione.
I giudici della seconda sezione del Tribunale Amministrativo avevano dato ragione ai consumatori perchè il Campidoglio, secondo quanto si legge nella sentenza avrebbe utilizzato in modo improprio "la leva finanziaria quale strumento esclusivo per migliorare l'utilizzo degli spazi di sosta", con una scelta "non conforme ai criteri di determinazione delle tariffe".
In più, avevano rimarcato i giudici, specificando peraltro di non contestare il sistema dei parcheggi a pagamento in sé, all'aumento delle tariffe per la sosta delle auto all'interno delle strisce blu era associata la "inesistenza di misure di incremento dell’offerta di trasporto pubblico o comunque di specifici studi circa l’attuale adeguatezza di esso nelle diverse zone tariffate", dando così ragione al Codacons, che sottolineava quest'aspetto nell'azione legale promossa contro gli aumenti.
Per tutta risposta questa mattina il Comune di Roma ha fatto appello al Consiglio di Stato proprio contro la sentenza del Tar del Lazio sull'annullamento degli aumenti delle tariffe per le strisce blu, chiedendo ai giudici un decreto cautelare urgente, secondo quanto fa sapere il Codacons.
Dura e critica la reazione proprio del presidente del Codacons, Carlo Rienzi: "Uno strano modo di procedere quello del Comune, anziché provvedere ad una nuova e doverosa istruttoria sugli aumenti e sentire il parere dei cittadini e del Codacons, il sindaco Ignazio Marino ha chiesto al Consiglio di Stato di ripristinare le nuove tariffe, dimostrando così l'interesse dell'amministrazione ad incassare attraverso rincari dichiarati ingiusti dal Tar. Ovviamente saremo presenti anche al Consiglio di Stato, dove chiederemo ai giudici di rigettare il ricorso d'appello del Comune".