Suo figlio è in galera, paghi la cauzione | Non cascarci per nessun motivo, è la TRUFFA più infima di Ottobre: riconosci i furfanti da questa minuzia
Ti arriva una telefonata e non sai se fidarti? Ti aiutiamo a svelare la truffa peggiore di tutte
Le truffe agli anziani sono un fenomeno in costante crescita, che da anni colpisce le persone più vulnerabili. Gli anziani, spesso poco pratici di nuove tecnologie o delle dinamiche legali e bancarie moderne, sono i bersagli preferiti dei truffatori. Questi criminali sfruttano la fiducia, la solitudine e talvolta la disinformazione delle persone più anziane, con truffe che variano dal contatto diretto, come i finti tecnici o falsi poliziotti che si presentano alla porta, fino a metodi più sofisticati e ingannevoli, come le frodi telefoniche o via internet.
Negli ultimi anni, con l’avanzare della tecnologia, il fenomeno si è ulteriormente complicato. Oggi, gran parte delle truffe avviene attraverso canali digitali, rendendo più difficile per le vittime identificare il pericolo.
Alcune delle truffe più comuni sono quelle telefoniche, in cui i malintenzionati si spacciano per impiegati di banca o tecnici di compagnie telefoniche e cercano di estorcere informazioni personali o bancarie. Un’altra pratica diffusa è quella dei falsi Sms o email, in cui si invita l’anziano a cliccare su un link per verificare un acquisto o aggiornare i propri dati, portando così alla sottrazione di informazioni sensibili.
La truffa della cauzione per scarcerare il parente
Una delle strategie più frequenti adottate dai truffatori è quella di spacciarsi per parenti in difficoltà. Questo metodo sfrutta i legami familiari e le emozioni per mettere pressione sulla vittima. Ricevere una telefonata o un messaggio che annuncia che un figlio o un nipote si trova in una situazione disperata è una tattica utilizzata spesso per destabilizzare emotivamente la vittima, rendendola più incline a seguire le istruzioni dei truffatori.
Tra le truffe più recenti e diffuse c’è quella del Suo figlio è in galera, in cui un malvivente contatta la vittima, generalmente un anziano, dicendo che il figlio o il nipote si trova in prigione a causa di un incidente stradale o di un altro reato, e che per evitare ulteriori conseguenze è necessario pagare una cauzione. La vittima, spaventata dall’idea che un proprio caro possa trovarsi in difficoltà, viene indotta a consegnare denaro contante o beni di valore al truffatore, che solitamente si finge un avvocato o un poliziotto.
Cosa è accaduto a Siena
Un caso specifico di questo tipo di truffa è recentemente venuto alla luce a Siena, dove una giovane coppia è stata arrestata con l’accusa di aver truffato diversi anziani utilizzando proprio questa tecnica. I due, stando a quanto riportato da sienafree.it, fingendosi avvocati, telefonavano alle loro vittime sostenendo che un loro parente fosse in carcere e che, per il rilascio, fosse necessaria una somma di denaro. Con un’azione rapida e coordinata, la polizia è riuscita a smascherare il piano e a fermare i colpevoli, impedendo loro di proseguire con il loro operato criminoso.
Le truffe di questo tipo, oltre a causare gravi perdite economiche, lasciano spesso le vittime con un forte senso di colpa e vergogna, rendendole ancora più isolate e vulnerabili. È dunque fondamentale che familiari, amici e operatori sociali prestino particolare attenzione ai segnali di allarme e incoraggino gli anziani a non fidarsi di telefonate o richieste sospette, spiegando loro come riconoscere e prevenire queste frodi.