Susamielli, dolce tipo natalizio laziale: a vederli sono davvero brutti ma quando li assaggi non puoi più farne a meno
Susamielli, dolcetti natalizi tipici della Regione Lazio, non sono belli da vedere. Una volta che li assaggi però non puoi più farne e meno!
Ora che siamo a dicembre e nel clou delle festività natalizie la parola dieta, come sussurrano in tantissimi sui Social, è bandita. Ok, questo non vuol dire che dobbiamo darci alla pazza gioia, ma concederci qualche peccato di gola in più sì. Detto ciò i dolcetti, soprattutto fatti in casa e tipici de periodo, non possono mai e poi mai mancare nelle nostre tavole imbandite.
Tanto più che possono essere il top anche gustati a colazione o a merenda. Inoltre ben confezionati possono risultare dei doni molto graditi da fare a parenti, amici, conoscenti e vicini di casa. E nel Lazio ora vanno forte più che mai i cosiddetti susamielli. Vi avvertiamo subito che non sono particolarmente beli da vedere. Anzi!
Insomma, parliamoci chiaro, qui l’estetica non viene considerata, anche se, a onor del vero, sotto questo punto di vista c’è decisamente di peggio! Detto ciò, una volta che li assaggerete, anche se non siete persone particolarmente golose, non potrete più farne a meno visto che sono a dir poco squisiti. Della serie, uno tira l’altro!
Susamielli, il dolce tipico natalizio del Lazio
Sapete perché si chiamano così? A quanto, come una leggenda ci narra, perché anticamente erano letteralmente cosparsi di sesamo. Altri ancora sentenziano che il loro nome derivi dal semplice fatto che abbiano la classica e chiara forma ad S. A questo punto molti inizieranno a pensare e forse a capire di quali dolcetti stiamo parlando.
In sostanza, pur non sapendo come si chiamassero, li hanno già assaggiati. Tanto più che sebbene vadano fortissimo nel Lazio pare che siano nati in Campania. Fatto sta che ora come ora ci sono anche tante pasticcerie al Nord d’Italia che li propongono volendo ampliare il loro raggio di azione. Sapete tuttavia da quali ingredienti sono composti?
Brutti ma buonissimi, da cosa sono composti
Ovviamente dalla farina in primis. Fondamentali sono il miele, possibilmente il millefiori che è anche quello che conosciamo di più e solitamente usiamo maggiormente nelle nostre cucine, di mandorle sia sgusciate sia altre pelate, zucchero e ammoniaca per dolci. E poi mai e poi mai dimenticarsi di un accattivante mix di spezie tra cui segnaliamo la cannella in polvere e i chiodi di garofano.
Capite dunque bene che stiamo parlando di biscotti molto aromatizzati e profumati che sarebbero il top se accompagnati da una buona tazza di tè caldo per scaldarci nei freddi pomeriggi invernali, così come la mattina a colazione, ben inzuppati nel latte. E poi sono divini se serviti nel finale di un bel pasto con una tazzina di caffè, meglio se nero e bollente.