Talebani in Afghanistan, esecuzioni sommarie e promesse di libertà: ecco perché
Qual è la situazione oggi in Afghanistan? Lo abbiamo chiesto a Marco Guidi, già inviato in zone di guerra in Medio Oriente
Dopo 20 anni di guerra, i talebani hanno ripreso il controllo dell’Afghanistan. A maggio gli Stati Uniti hanno iniziato a ritirare le proprie truppe e l’organizzazione fondamentalista è avanzata in tutto il paese fino alla resa della capitale, Kabul, il 15 agosto 2021.
Ma qual è la situazione oggi in Afghanistan? Lo abbiamo chiesto a Marco Guidi, ex caporedattore de Il Messaggero, inviato in zone di guerra ed esperto di geopolitica del Medio Oriente.
Afghanistan l’ONU accusa: esecuzioni sommarie in pubblica piazza
L’ONU accusa i talebani di aver svolto esecuzioni sommarie, le vittime sarebbero persone legate al governo precedente e secondo Ansa sarebbero almeno 72 i militari delle ex forze dell’ordine uccisi. Si parla anche di corpi esposti in pubblico, monito di una propaganda del terrore.
“In Afghanistan purtroppo sta succedendo quello che chiunque conosca un po’ della vicenda afgana poteva aspettarsi. Nessuna svolta moderata. I talebani si sono rimangiati i loro impegni in tema di libertà e garanzie di diritti umani. Tuttavia continuano a fare promesse di civiltà e apertura, perché questo? Perché tutti i fondi del paese sono bloccati. Si tratta di fondi del governo precedente, dato che ovviamente il governo talebano non viene riconosciuto l’organizzazione non può avere accesso a questo denaro. Ecco a cosa servono le promesse verso la comunità internazionale, mentre la popolazione è ostaggio di questi annunci che restano inapplicati.
I talebani stanno eliminando gli intellettuali dissidenti, i membri apicali del precedente governo, le forze armate a cui era stata concessa l’amnistia, le donne che protestano con un coraggio che non possiamo neppure immaginare. Le esecuzioni vengono fatte negli stadi, i cadaveri lasciati appesi sulle gru per giorni. Vecchia prassi afgana.
Gli aiuti da parte della Cina e dal Pakistan non bastano mentre è in corso una carestia, la gente muore di fame, di freddo e di malattie. Solo coloro che hanno denaro e appoggi possono fuggire. L’orchestra nazionale afgana di musica sinfonica, 300 persone è riuscita a raggiungere il Portogallo. E’ stata una lunga trattativa, anche da noi continuano ad arrivare profughi. L’Italia ha accolto la ragazzina, oggi una donna, che posò per la famosa foto del fotoreporter Steve Mc Curry.
Se non dai 300 dollari alla frontiera afgana non si passa, e così alla frontiera pakistana. Solo Biden poteva (fare finta di) credere che gli accordi di Doha del 2020 sarebbero stati rispettati”.
E cosa temono invece i talebani?
“I talebani hanno un grande problema interno al mondo islamico: una guerriglia, la competizione e il terrorismo dell’Isis, l’emirato islamico si sta ricostituendo nella la grande fascia dal Mar Rosso all’Atlantico e zona subsahariana e anche nello stesso Afghanistan dove ha molti combattenti ed ex talebani che hanno aderito. I talebani devono mostrare al mondo islamico di essere i duri e puri della fede, per impedire che la propaganda dell’Isis faccia presa sulla popolazione afgana”.
Quella afgana è stata la più lunga guerra combattuta dagli Stati Uniti, dal 1999 al 2021.
“Sì, e quella in Afghanistan è la più lunga del XXI secolo ad oggi. Lo sconquasso è iniziato con la rivolta contro la Repubblica Afgana nel 1973, poi nel ’79 è scoppiata la guerra contro i russi che è durata dieci anni, la guerra con i talebani dal 2001 con gli USA la NATO. Poi con gli americani dal 2002 al 2021: abbiamo partecipato anche noi nella coalizione. Come sempre in missione di pace con il mitra”.