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Tamponi rapidi affidabili? L’esito è errato nel 40% dei casi

Secondo il parere degli esperti il tampone rapido non risulterebbe utile. Gli esiti del test, infatti, sono errati nel 40% dei casi

Tamponi rapidi (Immagine di repertorio)

Tamponi rapidi (Immagine di repertorio)

Con l’obiettivo di trascorrere il Natale in sicurezza ed evitare un eventuale rischio di focolai, durante le attuali festività natalizie, il tampone rapido è stato l’oggetto del desiderio di molti. Ma siamo sicuri che lo strumento sia affidabile?

Due i motivi per cui risulterebbe inaffidabile

Secondo il parere degli esperti no. Sono due i principali motivi per cui il test rapido risulterebbe inutile. Il primo è che nei giorni successivi all’eventuale contagio il tampone non intercetta il virus: solo dopo 72 ore infatti i test rapidi possono rintracciare il virus (per i molecolari dopo 48). Qui però si aggiunge un altro problema (il secondo motivo), e cioè che gli esiti del test antigienico sono inesatti nel 40% circa del totale.

La conferma di molti studi

Inoltre, la variante Omicron ha peggiorato le cose, perché la velocità di replicazione del virus è molto più rapida. Questo comporta che un presunto contagiato potrebbe essere positivo dopo poche ore essere risultato negativo al rapido. Molti studi, anche recenti, confermano questo scenario. Come riportato da Il Messaggero, la rivista Future virology, su un campione di 332 pazienti ha confermato che il test rapido sbaglia nel 40% dei casi.

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