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Tari abolita, da maggio il Comune non può più farti pagare: rimborsi fino al 40% per chi ha la prova dei cassonetti pieni | Come ottenerlo

Tari abolita

In caso di gravi inefficienze da parte del Comune, è possibile chiedere un rimborso della Tari - Romait.it - foto Canva

Straordinarie novità per tutti i cittadini: la Tari potrebbe presto essere solo un ricordo, ma bisogna seguire una procedura ben precisa.

Se i cassonetti pubblici del vostro Comune di residenza risultano pieni, avete la possibilità di richiedere un rimborso o persino l’annullamento della Tari, ovvero la tassa che viene pagata annualmente dai cittadini per finanziare la raccolta dei rifiuti.

Implementata nel lontano 2014, si tratta di un’imposta che viene versata al proprio Comune ed è rivolta a tutte le persone che sono in possesso di locali o aree che tendono a produrre rifiuti. Finora ci si poteva rivolgere a quest’ultimo in caso di errori o problemi.

In ogni caso non c’era modo di evitare il pagamento della Tari, almeno fino all’arrivo della storica sentenza, grazie alla quale gli abitanti di un piccolo paese romano sono riusciti ad ottenere un rimborso pari all’80% della Tari contro il 20% richiesto dai suddetti.

La sentenza che ha cambiato tutto

La vicenda, iniziata molti anni fa nel quartiere Settebagni è culminata in un’aula di tribunale, dove è stato deciso che i residenti hanno diritto ad un rimborso per la mancata raccolta dei rifiuti da parte del Comune. Nonostante il problema fosse stata segnalato all’amministrazione, con tanto di foto, la situazione è rimasta la stessa.

Il consiglio di quartiere quindi si è rivolto ad un’associazione pro bono che ha intrapreso una battaglia legale a nome di tutti gli abitanti, alla fine della quale questi ultimi hanno ottenuto un sostanzioso rimborso della Tari. Tale sentenza si rivela essere estremamente importante, non solo per i residenti di Settebagni, ma anche per altre cause simili che riguardano inefficienze da parte delle istituzioni e per le quali da oggi sarà possibile chiedere un rimborso.

Rifiuti
In caso di gravi inefficienze da parte del Comune, è possibile chiedere un rimborso della Tari – Romait.it – foto Canva

Chi ha diritto al rimborso Tari e come richiederlo

Non è raro ottenere un rimborso della Tari per doppio pagamento o per errori di altra natura. E’ il cittadino però che deve inoltrare la domanda, la cui procedura varia in base al proprio Comune. In ogni caso, il rimborso si riceve solo previa richiesta del cittadino. E’ necessario quindi disporre della ricevuta di pagamento. In linea generale si può effettuare la richiesta entro 5 anni dal giorno del versamento.

Nel caso di gravi mancanze da parte del Comune, come è successo con il quartiere Settebagni, allora si può procedere soltanto per vie legali. Bisogna dunque rivolgersi ad un legale e raccogliere le prove a sostegno della tesi.