Tariffe ZTL alle stelle, il Codacons annuncia un ricorso
Ricorso collettivo annunciato dal Codacons. Anche in I Municipio l’idea non piace alla stessa maggioranza
Contro l’aumento delle tariffe per i permessi nelle Zone a Traffico Limitato, così come stabilito dalla Giunta Comunale con l’approvazione del bilancio previsionale del 2014, si schiera il Codacons: un ricorso collettivo al Tar del Lazio è stato annunciato ieri. L’Associazione, inoltre, invita tutti i cittadini interessati ad aderire all'iniziativa legale al costo di soli 6 euro.
Secondo il Codacons, infatti, l’aumento delle tariffe è “palesemente illegittimo”, per diversi motivi, tra cui “l’abnorme rincaro che colpirà i residenti” – con le tariffe che passano da 78 euro a 1.016 euro per cinque anni per i veicoli fino ai 19 cavalli fiscali, da 94 a 1.216 euro per quelli fino ai 23 cavalli fiscali, e dai 109 iniziali fino a 1.416 euro oltre i 23 cavalli” – e per la differenza di trattamento degli stessi cittadini in quanto, “chi risiede nelle zone Ztl è soggetto ad una tassazione abnorme, a differenza di tutti gli altri cittadini, indipendentemente dal proprio reddito e dalla propria capacità contributiva”.
D’altra parte, la scelta di aumentare le tariffe ha provocato dissensi anche tra alcuni esponenti della maggioranza locale. “La Giunta capitolina, al fine di ridurre l'inquinamento e favorire l'utilizzo del trasporto pubblico, disincentivando l'uso dei mezzi privati, ha ritenuto opportuno incrementare” gli importi per l’accesso alle ZTL, con la sola eccezione “dei permessi per i residenti con reddito familiare ISEE inferiore ai 15.000 euro” – dichiarano Mauro Cioffari, Graziella Manca e Jacopo Maria Argilli, SEL I Municipio Roma Centro – mentre per tutti gli altri cittadini, è in arrivo una vera e propria stangata.
“Siamo convinti che sia necessaria una rideterminazione delle tariffe dei permessi di accesso alle Zone a Traffico Limitato – continuano i 3 – poiché va alzata la soglia ISEE e vanno previste una serie di fasce intermedie di spesa perché non si può gravare allo stesso modo su una famiglia che ha un reddito di 20.000 euro l’anno rispetto ad un nucleo familiare che supera 150.000”.
“Svincolare gli incrementi tariffari per i permessi ZTL da una progressività degli stessi legata al reddito e non prevedere una migliore razionalizzazione ed un efficientamento della rete di trasporto pubblico locale rischia di dare all'intera operazione il sapore di un aumento indiscriminato delle tariffe senza un effettivo miglioramento dell’offerta di un trasporto alternativo” – concludono.