Tasse, Salvini: “Draghi metta per iscritto che non aumenteranno: mi fido solo di lui”
Ancora polemiche tra Lega e Governo, su riforma fiscale e revisione catastale
“Se Draghi mi dice non aumento le tasse, mettiamolo per iscritto. Oggi ci siamo noi che abbiamo la stessa idea, quindi lasciamo per iscritto per chi arriverà dopo che non ci sarà nessuno che pagherà più tasse”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a “Non stop news” su Rtl 102.5, parlando della revisione catastale. “Di lui mi fido, di altri no”, aggiunge.
Ancora polemica tra la Lega ed il governo. Dopo il botta e risposta degli scorsi giorni tra il premier Mario Draghi e Matteo Salvini sull’assenza del Carroccio al consiglio dei ministri che ha approvato la legge inerente la delega fiscale, il leader della Lega non usa mezzi toni. “No alla riforma del catasto, la casa degli italiani non si tocca”. Sebbene il presidente del Consiglio abbia assicurato che “nessuno pagherà di meno o di più, le rendite catastali restano invariate”, Salvini protesta: “Oggi e domani dalla Lega un secco no”.
Sulle condizioni per la riapertura delle discoteche
E attacca anche sulla riaperture delle discoteche col 35 per cento di capienza: “Una presa in giro – sostiene – senza senso scientifico sanitario, sociale ed economico, con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori”. Poi conclude: “La Lega è dentro la maggioranza. Se vogliono, escono Letta e Conte perché il Parlamento ha dato la fiducia a Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle”.
La replica del Presidente del Consiglio
Draghi ha replicato ieri dalla Slovenia: “Il lavoro del governo va avanti e non “può seguire il calendario elettorale”. Il presidente del Consiglio aggiunge: “Dobbiamo seguire il calendario negoziato con la Commissione Ue per il Pnrr e questo è il calendario di riforme da seguire”, ha aggiunto il capo del governo secondo cui la riforma del catasto “non è una patrimoniale”. In questo senso, Draghi ha ribadito che il suo esecutivo “non aumenterà le tasse, né toccherà le case degli italiani”.
“Il motivo per cui si fanno queste cose è per riequilibrare il carico fiscale, perché è evidente come ci siano tante persone che pagano troppo e tante che pagano meno di quanto dovuto”, ha continuato Draghi sottolineando come la riforma del fisco sia “un’operazione di trasparenza fiscale” e come alcuni esperti hanno affermato “la maggioranza dei contribuenti finirà per pagare meno”, ha concluso Draghi.