Tassista violentata, sindaco Marino: “Campidoglio parte civile”
Il Campidoglio ha deciso che si costituirà parte civile nel processo contro Simone Borgese, lo stupratore della tassista
"Il Campidoglio ha deciso che si costituirà parte civile nel processo contro lo stupratore della tassista. Come ho detto fin dall'inizio, si tratta di un crimine terribile che colpisce l'intera città, compiuto oltretutto ai danni di una lavoratrice che stava svolgendo un servizio pubblico. Ho manifestato alla vittima tutta la mia vicinanza rispettando le sue ovvie esigenze di riservatezza. Roma è al suo fianco". Lo ha detto Ignazio Marino, annunciando la decisione presa a proposito dei fatti di venerdì scorso.
Intanto per la violenza è stato arrestato un trentenne romano, che ha confessato dicendo di essere stato colpito da raptus. Il riconoscimento è avvenuto grazie alla testimonianza di un altro tassista che ha individuato nell'identikit, elaborato dal locale commissariato, un cliente portato in una delle strade limitrofe a via Pescina Gagliarda e di cui si era fatto lasciare il numero di cellulare in quanto non aveva pagato la corsa. S.B. è stato poi riconosciuto dalla vittima da un album fotografico che le ha sottoposto la polizia. Bipartisan gli omaggi resi alle forze dell'ordine per la celerità e la riuscita della cattura dell'aggressore. Molto si parla della sicurezza nelle metropoli in questo periodo, ma le donne sono diventate oggettivamente un elemento contro cui si scatenano gli istinti più animaleschi.
L'Italia è infatti diventato uno dei Paesi più a rischio per lo stolkeraggio e i femminicidi, e a colpire sono in maggior parte mariti o ex, fidanzati o ex, compagni o ex. Sta diventando una vera e propria emergenza sociale, senza risposta. E a favore della lavoratrice che conduceva il taxi, dopo il Campidoglio, anche il Telefono Rosa ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo contro l'aggressore. La presidente dell'Associazione, Maria Gabriella Moscatelli, ha infatti dichiarato che le donne vogliono essere vicino alla vittima in un processo che sarà difficilissimo e dolorisissimo. "Lo stupro non è un reato qualsiasi, ha detto la Moscatelli, è un dramma terribile dal quale ci si riprende con immensa fatica. Noi saremo a fianco della donna" ha concluso la presidente di Telefono Rosa. Anche la città lo sarà.