Tatuaggi, 1 persona su 5 è condannata: la salute non sarà ma più la stessa | La moda ora ti porta all’ospedale
I tatuaggi sono ornamenti estetici per il proprio corpo, ma è vero che possono essere nocivi per la salute di chi li ha.
I tatuaggi sono opere d’arte impregnate per sempre sul proprio corpo. Non tutti li amano, ma negli ultimi anni la loro fama è cresciuta parecchio, grazie all’indulgenza dell’opinione pubblica che ha scardinato alcune false credenze del passato. Ciononostante, non tutti potrebbero sapere che le origini del tatuaggio sono davvero antiche.
Infatti, le prime attestazioni di questa pratica risalgono all’era neolitica. Nello specifico, è stata scoperta una mummia nelle Alpi datata circa 3300 a.C., la quale presenta diversi tatuaggi, probabilmente utilizzati come forma di terapia medica. Nella stessa misura, anche le antiche culture egiziane utilizzavano i tatuaggi a scopo rituale.
I Maori della Nuova Zelanda, ad esempio, praticano un tipo di tatuaggio facciale che rappresenta la genealogia, lo status sociale e le imprese personali. Come i Maori, anche tante altre culture utilizzano e hanno utilizzato il tatuaggio come forma comunicativa simbolica.
Con il passare dei secoli, tuttavia, la pratica del tatuaggio si è evoluta. Nell’antica Roma, infatti, i tatuaggi erano spesso utilizzati per marchiare schiavi e criminali. Solo a fine ‘900 è stata inventata una macchina per fare tatuaggi. Quest’opera è stata attribuita a Samuel O’ Really.
Significati e rischi del tatuaggio
In base al contesto storico e ai contesti strettamente locali o nazionali, per non dire culturali, il tatuaggio assume forme e significati diversi. Nell’era contemporanea, in effetti, questa forma d’arte ha spesso assunto la forma di autorivendicazione culturale e politica a specifici settori della vita.
Ciononostante, è bene ricordare che non sempre i tatuaggi possono essere effettuati. Esistono infatti persone allergiche che potrebbero presentare controindicazioni importanti. Per poterne effettuare uno, è sempre bene sottoporsi a test allergici. Purtroppo però, non è tutto.
La moda porta all’ospedale
Una ricercatrice universitaria di Lund di nome Christel Nielsen ha effettuato diversi studi, dichiarando quanto segue: “Abbiamo identificato le persone con diagnosi di linfoma tramite i registri della popolazione. Questi individui sono stati poi abbinati a un gruppo di controllo dello stesso sesso ed età, ma senza linfoma. I partecipanti allo studio hanno risposto a un questionario sui fattori legati allo stile di vita per determinare se erano tatuati o meno”.
Questo studio ha suggerito che possa esserci una correlazione tra tatuaggi e il presentarsi di cellule tumorali tramutabili in cancro. Da quanto emerso dalla ricerca, gli effetti indesiderati interesserebbero una persona su cinque. Il problema è che tutto sembrerebbe ancora incerto. Serviranno ulteriori ricerche.