Teatri di Cintura a Roma. Non chiude nulla ma cambia la gestione
Ora, dopo l’approvazione delle linee guida dei “teatri di cintura”, arriva il bando per la loro nuova gestione
Da qualche giorno dilagano sul web petizioni on-line, hashtag, articoli, tutti con un messaggio chiaro e univoco: i teatri di cintura (i teatri di periferia) chiudono! L’unica cosa è che non esiste almeno fino a oggi una comunicazione ufficiale, né tanto meno un documento che certifica la chiusura dei teatri. Verrebbe quasi da pensare ad una malafede di chi veicola questa notizia, che non può non sapere come le cose stiano diversamente. Proviamo a fare chiarezza. Roma Capitale, con Delibera della Giunta Capitolina n 177/2012 ha istituito il Sistema “Casa dei teatri e della Drammaturgia Contemporanea” e con la stessa delibera ha affidato alla propria società strumentale, Zètema Progetto Cultura s.r.l., la gestione dei teatri appartenenti al Sistema. Con Avviso Pubblico in scadenza a marzo 2013, Zètema prevedeva l’affidamento in concessione della programmazione dei teatri , riservandosi un numero determinato di giornate nella programmazione. I R.T.I. (Raggruppamenti Temporanei di Impresa) che si sono aggiudicati l’affidamento in concessione della programmazione ben sapevano che la stessa aveva una scadenza. In particolare, l’art. 3 del Capitolato d’Oneri (rubricato “Durata della concessione”) prevedeva espressamente: “La concessione avrà efficacia con decorrenza dalla firma del contratto di affidamento, che si presume avverrà in data 1° febbraio 2013, e scadrà il 30 giugno 2014”. Salvo ovviamente slittamenti nella data di inizio, che di fatto si sono poi verificati. Nonostante la scadenza prevista nel Capitolato d’Oneri, sono state comunque concesse proroghe alla passata gestione dei teatri, sino alla data dell’effettivo rilascio intimato dal Dipartimento Cultura per lo scorso 30 giugno 2015, dopo circa un anno rispetto alla scadenza originariamente prevista.
Ora, dopo l’approvazione delle linee guida per la gestione dei “teatri di cintura”, arriva il bando per la loro nuova gestione, come ha annunciato l’assessore capitolino alla cultura Giovanna Marinelli, in occasione della presentazione dell’edizione 2015 dell’Estate romana. “Il nuovo bando verrà pubblicato lunedì 6 luglio – ha spiegato l’assessore – e dal 4 gennaio 2016 avremo la loro nuova gestione”. Nei mesi che ci separano dalla fine del bando, ha aggiunto Marinelli “I teatri saranno riaperti, e comunque ne assicureremo il servizio sul territorio, condividendone le esigenze con i municipi”. Nessuna chiusura in vista dunque. Roma Capitale annuncia invece l’imminente pubblicazione di un bando che stanzia 3 miliardi del vecchio conio. Resta il contratto con Zètema fino a dicembre 2015, mentre la nuova gestione dei teatri sarà completamente sganciata dalla predetta società. Le voci che gridano alla chiusura fanno pensare ad una certa mentalità tutta italiana che preferirebbe tramutare in definito quello che invece è transitorio. “Omicidio culturale”, “morte della cultura”, “funerali dei teatri”. Nulla di tutto questo: i teatri di cintura non chiudono; cambia semplicemente la loro gestione.