Teatro Anfitrione: Caterina Boccardi e il “Sogno” di William Shakespeare
Torno sul palco con una commedia di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” – dice Caterina Boccardi – dal 7 al 13 novembre”
Un classico di William Shakespeare tra i più amati, “Sogno di una notte di mezza estate” arriva al Teatro Anfitrione, in via San Saba a Roma, da martedì 7 a lunedì 13 novembre. La regia è di Gianfranco Teodoro e tra i protagonisti Caterina Boccardi, che incontriamo per un’intervista.
Parlaci un po’ di te?
Caterina Boccardi. Sono romana, con una grande passione per il nuoto, la scrittura e la recitazione. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione ho conseguito un Master in PNL (Programmazione neuro Linguistica). Ho sempre fatto della comunicazione uno stile di vita, in fondo comunicare è un bisogno primario, sia per l’uomo che per gli animali. Lo sport è per me qualcosa di immenso un elisir della felicità, qualcosa di cui non potrei farne a meno, una passione: “quando nuoto non penso, mi rilasso”.
Quando non nuoto adoro scrivere. Ho iniziato da piccola prima con il diario dei segreti, poi spedivo ogni settimana lunghe lettere ai miei genitori, ad una zia per me importante e a me stessa con tanto di francobollo. E quando non scrivo recito. Da piccola mi mettevo sul balcone con lo scopettone che magicamente diventata per me un microfono e raccontavo storie frutto della mia fantasia sperando che da lì a poco si formasse una grande folla ad applaudirmi. In realtà l’unico a farlo era mio padre che si posizionava sotto il balcone ad applaudirmi per poi tornare a casa e farmi i complimenti.
Spazio dall’acqua, alla scrittura, alla recitazione passando per il teatro, la televisione e il cinema vivendo il tutto con entusiasmo e passione. Mi sento fortunata perché ho potuto far diventare le mie passioni la mia professione. Ho fatto delle scelte che spesso mi lasciano come sospesa ma che mi fanno sognare e vivere continuamente in uno stato di continuo movimento, non mi sono mai vista dentro un ufficio o a timbrare il cartellino! Certo avrei fatto una vita più serena con uno stipendio fisso ma in fondo un po’ di sana follia è il sale della vita e io sono felice così anche se a volte desidero un posto fisso ma questo pensiero dura davvero pochi secondi!
Cosa può fare una persona per attirare la tua attenzione?
Caterina Boccardi. Deve sorprendermi, farmi sorridere e come dice Bukowski “Deve arrapparmi mentalmente”.
Cos’è per te l’amore?
Caterina Boccardi. Bella domanda, come ho detto altre volte l’amore è quel gioco che non si vince mai ma che fa girare il mondo! Io sono una grande sognatrice e vengo da una famiglia molto uniti dove ancora oggi i miei genitori, non più giovani, si cercano ancora e continuano quel mutuo scambio fatto di tenerezza che mi fa sorridere. Sono stata fortunata ad avere avuto una famiglia così semplice ma di grande spessore! E quando mi viene chiesto di chi ti fidi? Beh di loro e di Gesù!
Qual è la tua più grande ispirazione?
Caterina Boccardi. Il top per me sarebbe quello di riuscire a fare un film con uno dei miei libri e non è detto che questo non avvenga. Anzi con la mia casa editrice nella persona di Enrico Pittari, si è parlato di un docufilm su Aria/Soffio un mio racconto che porterò quest’anno a Casasanremo Writers e che presenterò a Roma mercoledì 15 Novembre insieme alla casa editrice Cantera Edizioni e il relatore Marco Giunio De Sanctis, presidente della federazione italiana Bocce. Si parlerà di un amore possibile/impossibile tra un essere umano ed un essere 100% PVC.
Il tuo autore contemporaneo preferito?
Caterina Boccardi. Bukowski un poeta, scrittore spietato che mette tutto a nudo nero su bianco … Il così detto realismo sporco, un autore sui generis adoro la sua sincerità, la sua franchezza.
Prossimi progetti?
Caterina Boccardi. Ho appena terminato uno spettacolo teatrale “dENIAL”, con la regia di Nicholas Gallo dove si è trattato il tema del rifiuto e di una società ormai al degrado. Ora tornerò sul palco con una commedia di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” dal 7 al 13 novembre presso il teatro Anfitrione di Roma con la regia di Gianfranco Teodoro.
“Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno…”
Caterina Boccardi. Queste sono le parole con cui Puck, il folletto protagonista del ‘Sogno di una notte di mezza estate’ di Shakespeare, conclude le tante vicende di uno degli spettacoli più conosciuti e belli della storia del teatro. Il ‘Sogno’ è un invito a ‘fantasticare’, ‘immaginare’, ‘vivere andando oltre’, superando spazio e tempo, considerando il viaggio che sta per concludersi come un momento di gioia, magia, emozione, arricchimento unico.
In un momento storico in cui – a causa di difficoltà mondiali politiche, sociali, economiche – sembra vietato sognare, proporre Arte, in tutte le sue declinazioni ed espressioni (Teatro, Musica, Danza, Cinema, ma anche Scultura, Pittura, Fotografia), ecco… Puck. E con lui, tutti i personaggi di un capolavoro che va oltre il tempo, l’uomo, la storia, le sue vicissitudini: Titania e Oberon, Ermia e Lisandro, Elena e Demetrio, e ancora Cotogna, Bottone, Flauto e Conforto, e infine il Duca Teseo, Egeo, Ippolita. Tutti personaggi che giocano con l’arte, mostrando allo stesso tempo leggerezza e profondità, gioie e dolori, passione e disprezzo. Come in una favola.
Questo ‘Sogno’ non vuole essere solo un semplice spettacolo bensì intende rappresentare un ‘contenitore’ di tanti linguaggi artistici, con coreografie e musiche eseguite dal vivo impreziosendo l’allestimento e coinvolgendo sempre più il pubblico.
Una Compagnia di quasi 20 artisti tra attori, musicisti e ballerine.
Caterina Boccardi. Vero. Con (in ordine alfabetico) Michele Albini, Marina Benetti, Caterina Boccardi, Diego Colaiori, Alessio Curzi, Damiano Di Tizio, Mario Gioè, Matteo Maria Mascetta, Claudio Piano, Flavia Rizza, Giulio Schifi, Mattia Tassi, Gianfranco Teodoro, le coreografie di Francesca Piersante eseguite insieme a Flavia Fiorini, le musiche originali di Giuseppe Di Pilla eseguite dal vivo insieme a Flavio Fortuna.
Per la parte tecnica: Elena Cilenti e Patrizia Moretti con Alessandra Mattioli per le scene ed i costumi, il coordinamento organizzativo di Claudio Piano, foto di Riccardo D’Achille, l’aiuto regia di Loredana Tuzi, la regia di Gianfranco Teodoro. Una produzione ‘Gocce di arte’.
La versatilità del nostro Sogno
Caterina Boccardi. Le caratteristiche del ‘Sogno’ shakespeariano fanno in modo che l’evento ben si adatti a qualsiasi location e possa così essere realizzato in diverse occasioni: al chiuso, all’interno di un teatro o adattandosi a qualsiasi spazio chiuso; oppure all’aperto – come detto anche in versione ‘itinerante’ – con l’intento di valorizzare uno spazio definito (come può essere un parco, uno spazio aperto, un contesto ben preciso esaltandone importanza e caratteristiche).
Lo spettacolo è l’ideale per quella che può essere l’inaugurazione di uno spazio verde, per far conoscere un parco o un luogo delimitato; o ancora per presentare nuove prospettive ai residenti di un territorio, facendo loro ‘vivere’ o meglio ‘ri-vivere’ uno spazio a loro vicino in modo nuovo, diverso, ricco di Arte e Creatività. O ancora presso il giardino di una villa privata; o tra i vicoli di un paese; o ancora all’interno di un quartiere cittadino.