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Teatro di Roma, Maurizio Roi è il nuovo direttore generale

Nominato anche il nuovo Direttore Artistico; la doppia nomina rispetta il modello di governance duale in linea con la riforma statutaria

teatro - pexel - Romait.it

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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro di Roma ha approvato, nell’ultima seduta, una doppia nomina destinata a segnare il futuro artistico e gestionale dei tre teatri del gruppo (Teatro Argentina, Teatro Torlonia, Teatro India, ndr). Maurizio Roi sarà il nuovo Direttore Generale per il prossimo quinquennio 2024-2029, mentre Luca De Fusco è stato nominato all’unanimità Direttore Artistico, in linea con il nuovo modello di governance duale adottato dalla Fondazione, in coerenza con il Decreto Ministeriale per lo Spettacolo dal Vivo e la recente riforma statutaria realizzata con il supporto di Roma Capitale, Regione Lazio e Ministero della Cultura.

Teatro di Roma, la governance duale

La proposta per la nomina di Roi è arrivata direttamente dal Presidente della Fondazione, Francesco Siciliano, e ha ottenuto l’approvazione a maggioranza da parte del CdA. La nomina di De Fusco, invece, è stata accolta con un voto unanime, dimostrando una piena convergenza sulla direzione artistica futura del Teatro di Roma.

Questo modello di gestione, già presente in altre istituzioni culturali di rilievo, prevede una netta separazione tra la funzione amministrativa e quella artistica, con due figure apicali dotate di ruoli e responsabilità distinte ma interconnesse. L’obiettivo è quello di garantire maggiore efficienza gestionale e operatività strategica, in un contesto sempre più complesso e competitivo per il mondo dello spettacolo dal vivo.

Maurizio Roi, chi è il nuovo Direttore Generale

Maurizio Roi, nuovo Direttore Generale, è una figura di grande esperienza nel settore della gestione culturale e teatrale. Con una lunga carriera dedicata alla direzione di enti culturali, Roi avrà il compito di garantire la sostenibilità economico-finanziaria del Teatro di Roma, operando in accordo con il Direttore Artistico.

Le sue responsabilità principali includono:

  • Gestione del bilancio e del budget: Roi dovrà predisporre, in collaborazione con il Direttore Artistico, i piani di bilancio e di budget pluriennali, garantendo la sostenibilità economica delle iniziative;
  • Controllo della sostenibilità finanziaria: assicurerà il rispetto dei vincoli economici previsti dal budget deliberato dal Consiglio di Amministrazione;
  • Gestione del personale amministrativo: sarà responsabile della selezione, organizzazione e coordinamento del personale dedicato alle funzioni amministrative;
  • Supervisione dei processi contabili: controllerà l’adempimento di tutte le norme contabili e fiscali, con particolare attenzione alla trasparenza e alla corretta gestione delle risorse pubbliche.

Luca De Fusco, di cosa si occuperà il nuovo Direttore Artistico

La nomina di Luca De Fusco a Direttore Artistico segna un’importante scelta strategica per la Fondazione. Regista e direttore artistico di lunga esperienza, De Fusco ha guidato in passato il Teatro Stabile di Napoli e il Napoli Teatro Festival Italia, due realtà simbolo del panorama teatrale italiano e internazionale.

Le sue principali responsabilità artistiche saranno:

  • Elaborazione del programma culturale pluriennale e annuale: De Fusco avrà il compito di definire la linea culturale del Teatro di Roma, garantendo un’offerta artistica di qualità, variegata e capace di attrarre un pubblico ampio;
  • Scelta delle produzioni e delle collaborazioni artistiche: si occuperà della selezione di spettacoli, coproduzioni e ospiti internazionali, con l’obiettivo di mantenere il Teatro di Roma un punto di riferimento per la scena teatrale italiana e internazionale;
  • Gestione dell’autonomia finanziaria artistica: pur operando con una certa indipendenza, dovrà rispettare i limiti del budget stabilito dal Consiglio di Amministrazione.

Le nomine di Maurizio Roi e Luca De Fusco sono state accolte con soddisfazione dal Presidente della Fondazione, Francesco Siciliano, che ha definito le scelte “coerenti con l’obiettivo di rendere il Teatro di Roma un punto di riferimento nazionale e internazionale per lo spettacolo dal vivo”. La combinazione di un direttore generale esperto in gestione economica e un direttore artistico con una solida esperienza nelle produzioni teatrali di livello internazionale rappresenta una sintesi ideale tra razionalità economica e visione creativa.