Telefono alla guida, a Roma boom di patenti ritirate: +77% in due mesi
Il nuovo Codice della Strada colpisce duro: controlli rafforzati, sospensioni immediate e tolleranza zero, soprattutto per gli automobilisti distratti dallo smartphone

Usare il cellulare al volante oggi non è più solo un gesto rischioso, ma un comportamento che può costare caro, carissimo. Con l’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada lo scorso dicembre, il contrasto alla guida distratta è diventato una priorità nazionale. E Roma è una delle città dove la nuova linea dura sta producendo effetti tangibili: solo nei primi due mesi del 2025, nella Capitale sono state ritirate 530 patenti, con un aumento del 77% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il dato, pubblicato da Il Sole 24 Ore, certifica l’impatto immediato delle nuove norme: oggi chi viene sorpreso con il cellulare alla guida si vede ritirare la patente sul posto, senza possibilità di rinvii. Entro 15 giorni, la Prefettura conferma la sospensione, che parte da un minimo di 15 giorni e può aumentare in base ai punti residui sul documento o alla gravità dell’infrazione.
Il 50% dei ritiri legato all’uso del cellulare
Secondo i dati diffusi da Polizia Stradale e Carabinieri, la metà delle patenti ritirate nei primi tre mesi del 2025 è legata all’uso del telefono durante la guida. Un dato impressionante che rivela quanto diffusa sia ancora questa abitudine, nonostante l’accresciuta consapevolezza dei rischi.
A Roma e nel Lazio, l’effetto della riforma si è fatto sentire con forza anche per via dell’intensificazione dei controlli: telecamere, pattuglie dedicate e persino rilevamenti da remoto. E il segnale è chiaro: il tempo delle tolleranze è finito.
Mini-sospensioni e nuove regole: cosa rischia chi guida distratto
Tra le novità più rilevanti introdotte dalla riforma c’è il meccanismo delle “mini-sospensioni”, applicato in particolare a chi ha meno di 20 punti sulla patente. In questi casi, anche infrazioni meno gravi – come mancata precedenza o passaggio con il rosso – possono costare la sospensione per 7 o 15 giorni, con durata raddoppiata in caso di incidente.
A Milano, ad esempio, sono già 157 le mini-sospensioni comminate in due mesi e mezzo. A Napoli 87, a Bologna 28. Anche Roma si sta attrezzando per seguire la stessa linea, con un numero crescente di provvedimenti di questo tipo.
Il cellulare è diventato il nemico numero uno
Lo smartphone al volante è oggi considerato una delle principali cause di incidenti stradali. Ma non è solo una questione di sicurezza: è anche un indicatore di attenzione e rispetto delle regole. Proprio per questo, il nuovo Codice è implacabile: la sospensione della patente può scattare anche alla prima infrazione, senza che sia necessario aver già accumulato sanzioni o aver causato un sinistro.
Una svolta dura ma necessaria, secondo le autorità, che puntano ad azzerare il fenomeno nei prossimi anni. E mentre le proteste non mancano – c’è chi parla di eccesso di severità o scarsa proporzionalità – i numeri sembrano dare ragione alla linea del pugno di ferro.
Roma è un banco di prova per l’Italia
Con i suoi numeri, il traffico intenso e l’elevato numero di automobilisti, Roma è diventata il banco di prova della nuova stagione del Codice della Strada. E se la tendenza si conferma, è probabile che il 2025 sarà ricordato come l’anno della grande svolta nella lotta alla guida distratta.
Una svolta che, almeno per ora, sembra partire proprio dallo schermo di uno smartphone.