Televisione, “Non c’è più religione …in tv”
Tre trasmissioni dedicate al pubblico credente e religioso, ma gli orari di messa in onda penalizzano i telespettatori interessati
E’ proprio il caso di dire “non c’è più religione …in tv”, nonostante nei palinsesti Rai facciamo parte ben tre trasmissioni dedicate a un pubblico credente e religioso, gli orari di messa in onda penalizzano e non poco i telespettatori interessati. Stiamo parlando di “Sulla via di Damasco”, programma dedicato ai Cristiani e di “Protestantesimo”, che vede negli Evangelici lo zoccolo duro dei telespettatori interessati, per terminare a “Sorgente di vita”, format dedicato alle fedeli di religione ebraica. Gli orari tardi nei quali questi tre programmi vengono trasmessi, ci lasciano quantomeno perplessi. Normalmente dopo la mezzanotte,dovrebbero essere trasmessi programmi con contenuti e linguaggi che in fascia protetta non trovano spazio, mentre in prima serata potrebbero avere spazio i programmi sopra citati in quanto in linea con l’etica del buon gusto e del rispetto nei confronti dei telespettatori. Tutto questo ovviamente, non accade, ci chiediamo allora: perché riservare un orario più che notturno a programmi di culto e formativi ? Tanto varrebbe non proporli.
Di contro rileviamo un ascolto sempre più intenso relativo ai reality come l’Isola dei famosi, che i telespettatori attendono settimanalmente con fare religioso, non tanto per tifare questo o quel personaggio in relazione alla vittoria finale, ma solo per assistere ai continui litigi , diatribe e incomprensioni tra i naufraghi che sinceramente di famoso ormai hanno quasi nulla, dimenticando così di assistere a continui applausi e cicliche standing ovations nei confronti di personaggi definiti “famosi“ e che probabilmente mai si sarebbero sognati di essere considerati come tali. Infine rileviamo la latitanza totale in tv dei Film, quelli con la F maiuscola, che a causa dei talk ,delle Fiction e degli approfondimenti politici in seconda serata sono stati quasi totalmente riposti nelle teche, immeritatamente, a nostro parere. Siamo ancora dell’ idea che un buon film possa regalare molte più emozioni di alcuni format spesso privi di costrutto e significato. Ultima nota riservata alla tv la dedichiamo ad Amadeus, sempre più padrone dello schermo, simpatico, spigliato, competente, ma soprattutto autoironico e pronto a mettersi in gioco e di questi tempi non è roba da poco.