Televisione: “Non è vero ma ci credo…”
Perché questi grandi mentori non riservano le loro efficacissime premonizioni alle persone a loro più care?
La tv, una volta definita la scatola magica, non è solo sinonimo di format, programmi, fiction, reality, eventi, documentari e concerti, ma anche un immenso serbatoio di trasmissioni che, messe in onda da emittenti di seconda, terza e quarta fascia, fanno parte di un mondo televisivo solo apparentemente sconosciuto, ma in realtà in grado di coinvolgere e qualche volta plagiare un gran numero di telespettatori, che, di fronte a una voce amica dal tono ammaliante, diventano spesso vittime predestinate di alchimisti dalle inutili pozioni magiche, di stregoni che promettono di risolvere legami amorosi e di leggere il futuro leggendo i tarocchi . Queste categorie di “professionisti“ da più di 40 anni imperversano senza ostacoli nell'etere televisivo, prendendo in locazione spazi televisivi con l'intento di regalare successo, fortuna, amore, denaro…
Il primo quesito che ci poniamo è: perché questi grandi mentori non riservano le loro efficacissime premonizioni alle persone a loro più care? Ci chiediamo come sia possibile ancora oggi, negli anni delle inchieste tv, specie quelle svolte magnificamente da Le Iene e altre trasmissioni similari, atte a smascherare falsi santoni e finti stregoni, che ci siano ancora persone che credano di trovare la soluzione ai propri problemi seguendo trasmissioni tv dedicate alla magia, all esoterismo, ai tarocchi e affini. Possibile che la vicenda Wanna Marchi, tanto per citare uno dei più eclatanti simboli del settore, non abbia insegnato nulla agli amanti di questo tipo di programmi televisivi?
La febbre del sabato sera in televisione dimentica la prima serata
* Foto Wanna Marchi, dal suo profilo Facebook