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Termini: ragazzi/ragazze rom presidiano biglietterie automatiche

Giovani rom che quasi costringono le persone ad aiutarle nell’acquisto del biglietto, chiedendo poi una ricompensa da loro fissata

"E' l'ultima cosa che voglio lasciare da commissario: cambiare faccia alla stazione Termini", così  dichiarava Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario di Roma, il mese di aprile scorso.

Rendere la stazione un luogo civile, combattere il degrado, l'accattonaggio, i bivacchi, la sporcizia e l'abusivismo commerciale che da sempre la tormentano, rendendola una pessima cartolina per i turisti e i pellegrini che arrivano con i treni, ma anche per i romani che la frequentano tutti i giorni.

Ormai il mandato del commissario prefettizzio sta per scadere, l'obiettivo di cambiare faccia alla stazione Termini sarà lasciato alla nuova amministrazione comunale.

Alcuni passi sono stati compiuti nello snodo ferroviario capitolino per aumentare la sicurezza e la pulizia all'interno ed esterno della struttura, come le barriere di filtraggio davanti le banchine e la presenza di militari nell'ambito del piano anti terrorismo, ma le misure messe in atto finora non bastano ad arginare il fenomeno delle bande di ragazzi e ragazze rom che disturbano i viaggiatori, italiani e stranieri, intenti ad acquistare biglietti nei distributori automatici della stazione, nonostante la presenza di personale di assistenza delle ferrovie.

Giovani rom, ma non solo, che hanno imparato un numero di frasi in inglese maccheronico, che indossano maglie di  tipo e colore simile al personale di assistenza, che presidiano le biglietterie sel – service, quasi costrigendo le persone, per lo più turisti stranieri, ad aiutarle nell'acquisto del biglietto, chiedendo poi una ricompensa non proprio a discrezione del viaggiatore.

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