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Terrore sulla Cassia: ladri in casa, ostaggio e sparatoria con guardia giurata

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, la banda sarebbe entrata in azione poco dopo le 19 approfittando del buio

Carabinieri

Carabinieri

Una tranquilla serata si è trasformata in un incubo per i residenti di un complesso residenziale di via Cassia, all’altezza del civico 1004. Un’irruzione violenta, una donna sequestrata nella sua stessa abitazione e una rapina che ha scatenato il panico tra gli inquilini. A mettere fine alla notte di terrore, l’intervento di una guardia giurata che ha scoperto la banda di malviventi e ha esploso diversi colpi di pistola. Uno dei ladri, un uomo di circa 40 anni, è rimasto gravemente ferito alla testa e si trova ora ricoverato in codice rosso all’ospedale San Filippo Neri.

Un commando in azione e un quartiere in ostaggio della paura

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo e diverse pattuglie che ora stanno dando la caccia ai tre complici riusciti a fuggire. Il modus operandi della banda lascia pensare a un gruppo di rapinatori seriali, specializzati in colpi in abitazione all’ora di cena, quando le vittime sono in casa, vulnerabili e impreparate a reagire.

Rapine all’ora di cena: un copione consolidato

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, la banda sarebbe entrata in azione poco dopo le 19 approfittando del buio. Il gruppo ha forzato una finestra al pianterreno di un appartamento, facendo irruzione nell’abitazione e sorprendendo una donna sola in casa, che è stata subito immobilizzata.

I rapinatori hanno quindi messo in atto un copione ormai rodato: dopo aver neutralizzato l’ostacolo umano, hanno iniziato a cercare la cassaforte, che hanno trovato nascosta in una parete. Con mazze e attrezzi da scasso, hanno cominciato a smurarla, mentre all’esterno il quartiere si preparava a una normale serata invernale. Nessuno, in quel momento, immaginava il terrore che si stava consumando in quell’appartamento.

L’intervento della guardia giurata e lo scontro a fuoco

A spezzare la routine è stato un vigilante privato, residente nello stesso complesso, che si è accorto di movimenti sospetti. Non è chiaro se abbia sentito rumori provenire dall’abitazione della vicina o se un dettaglio insolito lo abbia insospettito. Sta di fatto che, affacciatosi alla finestra, si è trovato di fronte almeno quattro uomini incappucciati intenti a scassinare la cassaforte.

Alla vista della guardia giurata, i banditi hanno reagito con violenza: si sono lanciati verso di lui, cercando di metterlo fuori gioco per garantirsi la fuga. Un primo colpo di pistola è stato esploso in aria a scopo intimidatorio, ma lo scontro è proseguito nel cortile del complesso residenziale.

Le testimonianze parlano di attimi concitati, un corpo a corpo in cui il vigilante, con la pistola ancora in pugno, ha tentato di difendersi mentre i rapinatori cercavano di sopraffarlo, forse armati di piedi di porco o altri attrezzi da scasso. Poi, nel giro di pochi secondi, altri quattro colpi di pistola hanno squarciato la notte.

Uno dei ladri è crollato a terra, colpito alla testa, mentre gli altri sono riusciti a fuggire: qualcuno ha scavalcato un balcone, un altro ha raggiunto la strada, dove si presume fosse attesa un’auto pronta alla fuga.

L’allarme è scattato immediatamente: i carabinieri e il 118 sono arrivati in pochi minuti. Il rapinatore ferito, inizialmente cosciente, è stato trasportato in codice rosso al San Filippo Neri, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’ostaggio colto da malore, paura tra i residenti

Il drammatico episodio ha avuto ripercussioni non solo sulla vittima della rapina, ma anche sugli altri inquilini del palazzo. La donna tenuta in ostaggio, dopo essere stata liberata, ha avuto un malore ed è stata soccorsa da una seconda ambulanza. Sotto choc anche alcuni vicini, che si sono barricati in casa dopo aver sentito gli spari.

Due residenti, che potrebbero aver visto i rapinatori in fuga, sono stati portati in caserma per essere ascoltati dagli investigatori.

Indagini in corso: acquisita la pistola del vigilante e caccia ai complici

La posizione della guardia giurata, che ha esploso i colpi di pistola, è ora al vaglio degli inquirenti. Come atto dovuto, la sua arma è stata sequestrata e saranno effettuati accertamenti balistici per stabilire l’esatta dinamica degli spari.

I carabinieri della Sezione Rilievi hanno esaminato il cortile e l’appartamento, cercando tracce utili a identificare i complici in fuga. La presunta auto della banda, ritrovata abbandonata a Roma Nord, potrebbe contenere elementi cruciali per le indagini.

Non si esclude che il vigilante possa essere iscritto nel registro degli indagati nelle prossime ore, almeno per eccesso di legittima difesa.

Nel frattempo, la caccia ai tre fuggitivi è in corso: gli investigatori ritengono che possano far parte di una banda di rapinatori seriali già responsabile di numerosi assalti in abitazioni della Capitale.

Nella Capitale: il fenomeno delle rapine in casa

L’episodio di via Cassia si inserisce in un contesto più ampio: negli ultimi due anni, i colpi in abitazione sono aumentati esponenzialmente. Secondo i dati delle forze dell’ordine, dal 2023 a oggi si sono registrati decine di casi, spesso con modalità simili: bande esperte che colpiscono all’ora di cena, sfruttando il fattore sorpresa e la presenza delle vittime in casa.

In molte occasioni, i furti si trasformano in rapine violente, con proprietari immobilizzati o picchiati per rivelare la combinazione della cassaforte. Un fenomeno allarmante che ha spinto le autorità a rafforzare la vigilanza nei quartieri più colpiti, con un incremento delle pattuglie e un potenziamento della videosorveglianza.

Nel frattempo, l’episodio di ieri sera su via Cassia riaccende il dibattito sulla sicurezza e sulla legittima difesa, con la figura del vigilante che si pone tra la giustizia e il rischio di una controversia giudiziaria.