Thanksgiving, cosa si mangia il giorno del Ringraziamento: la ricetta originale del tacchino ripieno
Negli States si avvicina il Thanksgiving day: ecco la ricetta originale per preparare il caratteristico tacchino ripieno.
Il Thanksgiving day, tradotto in Italia come giorno del Ringraziamento, è una delle festività più sentite e partecipate negli States, e affonda le sue radici in tempi molto lontani.
Fu celebrato infatti per la prima volta nel 1621 dai padri pellegrini che lasciarono l’Inghilterra per approdare nel Nuovo Mondo, precisamente nella città di Plymouth, nell’attuale Massachusetts. La ricorrenza, originariamente di stampo religioso, serviva a esprimere la propria riconoscenza a Dio per i raccolti annuali, e nel 1789 George Washington la inserì ufficialmente in calendario.
Negli anni il Thanksgiving day ha assunto connotazioni sempre più laiche e pagane, ed attualmente la maggioranza degli americani lo vive come una circostanza speciale in cui riunirsi con amici e familiari attorno ad una tavola riccamente imbandita.
La portata principale, ovviamente, è costituita da un enorme e succoso tacchino farcito, cui le massaie statunitensi dedicano tempo e cura nei preparativi, servendolo poi con salse prelibate e i contorni più svariati: dal purè di patate, alla zucca, senza dimenticare anche le ostriche e i molluschi. Ecco di seguito la ricetta originale per un 28 novembre a stelle e strisce!
Thanksgiving day: la preparazione del tacchino farcito
La prima raccomandazione è quella di anticipare la spesa dal macellaio, in modo da scegliere oculatamente un tacchino sufficientemente grosso, opportunamente spennato ed eviscerato. Sebbene le dosi americane possano risultare esagerate per gli stomaci nostrani, la tradizione prevede infatti che vengano servite porzioni di almeno 700 grammi di tacchino per ogni commensale: consigliamo quindi l’acquisto di un tacchino di circa 5 chili. In secondo luogo, occorrerà mettere sul fuoco 1/2 litro di brodo miscelato a 1/2 litro di vino bianco e, al contempo, preriscaldare il forno a 220 gradi.
Dopo aver controllato che il tacchino non presenti penne residue, è necessario sciacquarlo sotto l’acqua fredda, tamponandolo poi accuratamente con un canovaccio. Fondiamo quindi 230 grammi di burro in un tegame (attenzione a non farlo bruciare) con timo, prezzemolo e un po’ di buccia di limone grattugiata, aggiustando poi di sale e pepe. Spennelliamo poi il composto sulla pelle del tacchino, senza trascurare anche l’interno, e conserviamone due cucchiai per la preparazione della salsa Gravy.
La cottura del tacchino per il Thanksgiving
Tagliamo grossolanamente 3 limoni e 3 cipolle e, dopo averli posti in una ciotola, condiamoli con sale, pepe, timo e prezzemolo, e farciamo il tacchino generosamente da entrambe le estremità. Dopo aver tappato i fori legando le cosce assieme, o con l’aiuto di un limone intero, inseriamo in forno per 20 minuti.
Trascorsa tale tempistica, estraiamo il tacchino e spennelliamolo con il brodo e il vino precedentemente riscaldati, e portiamo la temperatura del forno a 180 gradi. Solo quando il termostato si sarà stabilizzato potremo infilare nuovamente il tacchino in forno per 2 ore, avendo cura di spennellarlo con brodo e vino ogni mezz’ora, in modo da mantenerlo umido e succoso. Trascorse le 2 ore, occorrerà portare la temperatura a 75 gradi, ed ultimare la cottura grazie ad un’ultima ora in forno. Dopo averlo estratto, facciamo riposare per circa mezz’ora prima di servire in tavola, senza buttare il sugo creatosi durante la permanenza in forno, e condiamo con Gravy o Cranberry Sauce!