“The Guardian” celebra Virginia Raggi: “Per Roma una Rivoluzione”
“L’avvocatessa rappresenta il partito euroscettico e cerca di scuotere la Città Eterna”, scrive il quotidiano britannico
"L'avvocatessa Virginia Raggi rappresenta il partito euroscettico fondato da un comico, e cerca di scuotere la Città Eterna. Nella Roma che ha in mente Virginia Raggi, che compete per diventare il prossimo sindaco della città, una nuova flotta di autobus viaggia in corsie preferenziali, il traffico scorre senza intoppi grazie a un sistema di semafori intelligente, la raccolta dei rifiuti avviene regolarmente e i contratti pubblici sono vagliati e gestiti con attenzione". Inizia così l'articolo che il quotidiano inglese ''The Guardian'' ha dedicato quest'oggi a Virginia Raggi, candidata a sdindaco per il Movimento 5 stelle.
"Potrà non sembrare un piano particolarmente ambizioso per una delle principali capitali europee – scrive il giornalista inglese – Ma per chi abita nella Città Eterna e conosce molto bene l'enorme gap tra la visione romantica della città e la realtà quotidiana di chi ci vive – i cassonetti strapieni, i trasporti pubblici inaffidabili, i parcheggi illegali dilaganti e i parchi pubblici trascurati, questo non è azzardato definirlo una rivoluzione.
''La nostra visione è quella di una città vivibile, prima di tutto, cosa che al momento non è, per tutti i Romani che vivono qui e per tutti i turisti che si ritrovano in una città devastata a molto difficile'', dichiara Raggi".
Se vincesse, Virginia Raggi non solo sarebbe la prima donna ad amministrare la città, ma segnerebbe anche una vittoria significativa per il Movimento 5 Stelle, il partito euroscettico populista fondato dall'ex comico Beppe Grillo, che ora è il secondo partito in Italia. Mentre il M5S di Grillo è stato visto per tanto tempo come partito di protesta a corto di strategie politiche e decisamente bizzarro, l'ascesa di raffinate figure politiche come la Raggi segna in Italia un importante punto di svolta per il partito ed è un segno che questo potrebbe andare oltre Grillo.Sarebbe anche una sconfitta umiliante per il Primo Ministro del PD Matteo Renzi".
"Alla domanda che opinione abbia del premier, anche lui ex sindaco, la Raggi non esita a dire in modo tranchant che ''sta lavorando per le banche e non per i cittadini''. Per quanto riguarda l'altro uomo importante a Roma – Papa Francesco – la Raggi dice che ha pensato che fosse un grillino, come sostenitore delle idee del M5S sull'ambiente e per le sue dichiarazioni contro la corruzione. Se venisse eletta, uno dei suoi obiettivi sarebbe richiedere il pagamento di una somma che oscilla tra i 250 e i 400 milioni di euro di tasse apparentemente dovute su beni immobili del Vaticano non destinati a fini religiosi, che – a quando dichiara – non sono mai stati riscossi dalle precedenti amministrazioni per il timore di sfidare la Chiesa".
In un'intervista al Guardian in un ufficio che è a pochi metri dalla residenza del Primo Ministro, Palazzo Chigi, Lei è contraria al fenomeno tipicamente romano e che ''praticamente non esiste all'estero'' di persone che viaggiano sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto (è un sistema che si basa sulla fiducia e che effettua controlli molto raramente). ''C'è bisogno di più controllori, e pensiamo di rendere obbligatoria la salita dalla parte anteriore dell'autobus.
Faremo piccole cose, cose di buon senso, cose che non sono mai state fatte. Dobbiamo riportare la legalità, qualcosa che a Roma, in Italia non c'è, dice". "Raggi – conclude il Guardian – si focalizza sul tema del trasporto pubblico: intende sostituire i bus cittadini vecchi di 15 anni con una nuova flotta di mezzi ibridi e dice che non è una fan di Uber, che lei ritiene crei "concorrenza sleale". Intende anche riorganizzare la circolazione dei furgoni in città, e afferma che non è sostenibile che ce ne siano migliaia che circolano per Roma a volte solo per trasportare un pacco o due.