Tipi romani: “L’Antiromanismo” ha perso, di Giuliano Compagno
I tifosi della Roma sono celebri per il loro romantico entusiasmo, i laziali invece soffrono di ossessione romanista
I tifosi della Roma sono celebri per il loro romantico entusiasmo. Gioiscono smisuratamente, sono passionali, non lesinano atti coatti. Sono così. E ciò ha accentuato un fenomeno ostile detto “antiromanismo”, che accomuna laziali ed esuli. I laziali soffrono un po‘ di ossessione romanista e tendono a seguire due campionati alla volta, il loro e quello giallorosso, con ciò rinfacciando natali antichi e una fama elitaria. Un tempo erano un po’ fascisti e un po’ paesani, mentre i romanisti erano i popolari. Gli sfottò erano sacrosanti e reciproci. Ma ormai ai biancocelesti si sono uniti i tifosi juventini, che a Roma sono di due specie: il figlio di immigrati abruzzesi e umbro-marchigiani, oppure colui che da bambino amava vincere facile, per cui si era attribuito una squadra predominante, tradendo in una volta sola, Lazio, Roma e il suo accento da Eros Ramazzotti pentito. Ecco, tutti gli antiromanisti, ieri, sono stati puniti, e siccome sono un romano che andato a tifare più a sud, per il Napoli, ma mai contro una romana in favore dei soliti potenti, lo dico con cognizione di causa. W Roma calcistica, una volta per tutte.