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Tommaso aveva quasi 18 anni, troppe vite spezzate sulle strade di Roma

E’ il terzo pedone investito in soli tre giorni. Stava attraversando via Nomentana sulle strisce pedonali

Tommaso era un ragazzo di quasi 18 anni, socievole, conosciuto da tutti nel quartiere Trieste della Capitale, dove la madre ha un'attività commerciale. Promessa nel basket, ha terminato presto, troppo presto la sua vita. Un'azione che tutti i giorni siamo destinati a compiere, l'attraversamento della strada, è stata l'inizio della sua tragica fine.

Tommaso è stato investito mercoledì 3 ottobre sulla via Nomentana, all'altezza di via Reggio Emilia, mentre andava ad allenarsi alla Sam Roma basket, stava attraversando sulle strisce pedonali. Un autobus ha rallentato fino ad arrestarsi per farlo passare, un'autovettura guidata da un 38enne italiano ha rallentato anch'essa di riflesso, ma poi ha ripreso la sua corsa travolgendo il giovane, sbalzandolo da un lato all'altro della carreggiata.

"Non mi sono accorto di niente, quando l'ho visto era già troppo tardi", ha dichiarato alla Polizia locale, fortemente turbato, l'automobilista dell'Audi A3, riporta "Il Messaggero". I testimoni presenti al tragico incidente riferiscono di un giovane esanime, riverso in una pozza di sangue, e di un uomo ferito, che non si dava pace.

La sottile speranza a cui erano aggrappati i familiari e amici del ragazzo investito, è svanita ieri l'altro, al Policlinico Umberto I di Roma, quando il corpo di Tommaso ha cessato tutte le sue funzioni vitali.

E' il terzo pedone investito in soli tre giorni a Roma, dopo il professore di inglese travolto da un Suv presso la Bocca della Verità e il viceprefetto Giorgio De Francesco, deceduto sotto gli occhi della consorte dopo essere stato investito da un autobus adibito al trasporto dei turisti. E l'altro ieri, un pullman si è schiantato, fortunatamente senza fare vittime, contro un'autovettura sul Lungotevere Testaccio.

La sicurezza dei pedoni è un tema sempre attuale per l'alto numero degli investimenti registrati sulle strade della Capitale. Una priorità che dovrebbe richiamare una maggiore attenzione degli amministratori. La Polizia locale non adempie alla propria funzione quando non sanziona a dovere gli automobilisti che non rispettano la precedenza dei pedoni sulle strisce.

Gli attraversamenti pedonali sbiaditi o scomparsi in molte, troppe zone di Roma, andrebbero ritinteggiati, anche attraverso le nuove tecnologie, come le strisce 3D o a led, non solo in pochi punti ma in larga scala. Andrebbe potenziato il trasporto pubblico locale nei giorni del fine settimana e in quelli festivi, e l'ingresso dei bus turistici nelle aree centrali della città dovrebbe essere soggetto a controlli severi.

Un rapporto della Polizia locale di Roma Capitale analizza il fenomeno degli incidenti stradali e investimenti dei pedoni sul territorio del comune di Roma, da gennaio a oggi. Il quotidiano "Il Messaggero" ha reso noto i dati del rapporto.

In primis, il numero di incidenti sulle strade di Roma è di 22.685, cioè 2.520 ogni mese; i feriti sono stati quasi 8.000, i morti 107, sempre da gennaio a oggi; 1.348 sono stati i pedoni investiti in questo lasso di tempo, di cui 1.305 sono rimasti feriti, 43 sono morti. Altro dato: Il 14,5% di tutti gli incidenti con feriti riguarda l'investimento di passanti; il 42% delle vittime attraversava sulle strisce pedonali.

L'Aci ha svolto un'indagine che analizza gli incidenti sulle vie di Roma nel 2017. Anche questi numeri sono interessanti. L'82,5% degli incidenti è avvenuto su strade urbane. Il 58% di questi incidenti e l'83% dei mortali si è verificato con "ostacoli sulla carreggiata", quasi sempre buche.

In cima alle strade capitoline più interessate dagli incidenti si piazza via Cristoforo Colombo, seguita in ordine decrescente dalla Prenestina, Tuscolana, Tiburtina, Palmiro Togliatti, Nomentana e Cassia.  (Foto di repertorio)

 

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