Roma Tor Sapienza ribolle, i cittadini in piazza contro il degrado
“Viviamo tra scippi, stupri, campi nomadi, centri di accoglienza, occupazioni, abbiamo paura. Quella ragazza cinese poteva essere una di noi”
Tor Sapienza ribolle. Il quartiere simbolo delle periferie romane oggi è tornato in piazza per protestare contro i roghi tossici, l’illegalità e il degrado e per chiedere alle istituzioni più sicurezza. In Piazza De Cupis, tra cartelli e bandiere tricolori, alcune centinaia di persone hanno manifestato a pochi giorni dalla morte della giovane studentessa cinese nei pressi del campo nomadi di via Salviati, considerato il simbolo del degrado della zona.
“Non siamo razzisti vogliamo legalità per tutti. Stiamo manifestando in modo pacifico”, hanno detto gli organizzatori, provenienti dai diversi comitati di quartiere del territorio, lamentando l’assenza delle istituzioni. “Virginia sindaco fantasma“, hanno urlato i presenti, che poi hanno promesso di andare dopo le feste di Natale a far sentire le proprie ragioni alla sede del V Municipio, governato da Giovanni Boccuzzi.
“Siamo circondati dai roghi, la politica che dovrebbe essere la soluzione ai problemi è diventata la causa. Mi auguro che Tor Sapienza si svegli. Questo era un quartiere ricco, pieno di fabbriche, ora sono vuote, occupate, depredate. La politica ha delle grandi responsabilità”, ha detto Roberto Torre del comitato di quartiere Tor Sapienza.
I manifestanti hanno poi protestato attraversando sulle strisce pedonali: “Le borgate sono un anello di degrado che nessuno ricorda mai – hanno detto – Al Colosseo è tutto pulito, qui abbiamo nomadi, immigrati, non ce la facciamo più. Viviamo tra scippi, stupri, campi nomadi, centri di accoglienza, occupazioni, abbiamo paura. Quella ragazza cinese poteva essere una di noi non è possibile”.
Elvio, del comitato Tor Sapienza-Morandi, ha aggiunto: “Oggi la politica ci abbandona, non ci dà retta. Oggi non mi sembra di vedere qualcuno del M5S, ma sarebbe stato lo stesso se ci fosse stato un altro partito, Fdi, Fi o Pd. Noi abbiamo sempre contestato quelli che vengono qui in campagna elettorale a fare le passerelle e poi ci abbandonano. La sindaca venisse qui in un giorno feriale, e non pensi solo all’albero di piazza Venezia”.
Quindi, la promessa: “Dopo le feste andremo in Municipio, Roma sta tracollando, sono tutti immobili. Il degrado e l’illegalità stanno prendendo il sopravvento, altrimenti dopo c’è la guerra tra poveri“. “Se non ci date sicurezza, noi blocchiamo la città”, è l’ultimatum di un quartiere arrivato al limite della sopportazione.