Roma Tor Vergata: nasce il Comitato “Sì alle Olimpiadi del 2024”
Nasce nel Municipio VI il super Comitato per il Sì alle Olimpiadi del 2024 in una sala consiliare gremita di atleti
Nasce nel Municipio VI il super Comitato per il Sì alle Olimpiadi del 2024. Una sala consiliare gremita di atleti e rappresentanti delle associazioni sportive territoriali ha accolto stamane Luca Pancalli, vicepresidente del comitato promotore per le Olimpiadi a Roma. Con lui Simone Perillo, addetto alle relazioni internazionali per il comitato e stretto collaboratore di Luca Cordero di Montezemolo. A presentare l’iniziativa, Marco Scipioni, presidente del Municipio VI e Vittorio Alveti, vicepresidente del Municipio. “La candidatura Olimpica è un’opportunità per il Paese e per Roma- ha sottolineato Marco Scipioni- ma anche per un’area importante come quella di Tor Vergata. Essa attualmente è simbolo di una ferita nel territorio ma la candidatura rappresenta una occasione di rinascita. Il giorno in cui e”stata inaugurato il villaggio al Foro italico era presente un’atleta del nostro territorio, Alessia Filippi, un’atleta che viene da Tor Bella Monaca. Auspico che le Olimpiadi siano un obiettivo da centrare sia per l’Italia che per Roma che per il nostro municipio”.
Che Tor Vergata sia fondamentale per l’attuazione del progetto Olimpico è stato sottolineato anche da Luca Pancalli: “Le Olimpiadi del ’60 sono il leit motiv dal quale partire. Riteniamo che la nostra concorrente più temibile sia Parigi ma in realtà noi ci crediamo- ha spiegato- Noi, nonostante lo scenario politico, stiamo lavorando e continuiamo a lavorare grazie al sostegno del Presidente Mattarella, del Presidente del Coni Malagò e del presidente del Comitato nonché già della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Noi siamo convinti che si possa costruire un’Olimpiade della bellezza e dello sport”. Non solo, “Con Roma 2024 si possono sanare ferite aperte, e dare un’opportunità ai nostri figli. Noi abbiamo iniziato a fare un lavoro molto serio. Vogliamo costruire un percorso che parta dal territorio e abbiamo immaginato di costruire questo iter con il mondo della scuola per far capire che l’evento sportivo non è fine a se stesso ma che esso è un’occasione di riscatto. Tre sono i poli, il Foro Italico per le discipline acquatiche e atletica. Tor vergata con il recupero della vela di Calatrava e la Nuova Fiera di Roma”.
In prospettiva, ha aggiunto Pancalli, “il piano di sostenibilità economico gestionale per il futuro sarà il criterio-guida. A Tor Vergata il villaggio sarà lasciato in eredità all’università per le residenze degli studenti. Un’altra parte servirà l’area della facoltà di genetica e un’altra potrà dare residenze per i degenti. Sulla vela di Calatrava, voglio dire chiaramente che li costruiremo il palazzetto dello sport”. Tor vergata sarà strategica anche per il trasporto pubblico, con il prolungamento della metro A o la C. Il terzo polo sarà la nuova Fiera di Roma per pesi, lotta, judo con strutture che verranno smontate. Il beach volley verrà nella cornice speciale del Circo Massimo. Importante anche il sostegno dato dalle associazioni ambientaliste sia al progetto di ristrutturazione dell’area di Tor Vergata sia al parco fluviale del Tevere. “Abbiamo instaurato anche un tavolo con gli ambientalisti che sono d’accordo con il villaggio a Tor Vergata. E vorremmo stabilire un rapporto permanente sul territorio. Noi ci stiano concentrando- ha concluso Pancalli- per costruire una olimpiade a dimensione umana che ci permetterà di dare risposte alla città in termini globali. Noi abbiamo la voglia di reagire e sogniamo una Roma diversa anche attraverso le Olimpiadi”.