Torino, Eurovision 2022: non solo musica. Denunce di molestie dalle volontarie
Il party d’apertura si trasforma in un incubo per le volontarie dell’Eurovision 2022 che denunciano molestie da parte degli artisti internazionali
Approda a Torino la 66esima edizione dell’Eurovision: il grande evento canoro in cui si sfidano a suon di note i più talentuosi artisti d’Europa. Quest’anno l’Italia ha l’onore di ospitarlo al Pala Olimpico di Torino con la conduzione dei cantanti Laura Pausini e Mika e del conduttore Alessandro Cattelan.
Eurovision 2022: la musica come protagonista su Rai 1
Notevoli differenze con Sanremo. I cittadini abituati ad alternare show, cabaret e musica, questa volta sono spiazzati dalla spettacolarità inedita approdata su Rai 1. Molto simili ai Grammy, l’Eurovision Song Contest 2022 lasciano ambio spettro al vero protagonista: la musica.
Fino a giovedì 12 maggio si svolgeranno le semifinali, dove gli artisti in gara si contenderanno un posto alla finale per vincere il podio. Dopo l’esibizioni di ieri, 10 maggio, si sono aggiudicati la gara di sabato ben dieci Paesi: Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia e Paesi Bassi. Ma la sfida è ancora aperta. Solo uno sarà il vincitore e si aggiudicherà il premio come migliore artista europeo.
Artisti Eurovision: non solo musica, ma anche molestie
Eurovision fa parlare di sé, ma non solo per la musica. Numerose hostess alla serata inaugurale di domenica sera, 8 maggio, nelle loro chat private hanno denunciato di aver subito molestie.
Nel corso della serata, tenutasi nella Reggia di Venaria, le volontarie presenti all’evento hanno affermato di essere state molestate dagli artisti stranieri, al più dai ballerini. Una teoria, tuttavia, negata dal comune di Venaria che sottolinea l’assenza di qualsiasi tipo di denuncia.
Ciononostante, interviene a difendere la causa il collettivo transfemminista Non Una di Meno. “Come spesso capita la voce delle donne che vivono violenza viene silenziata, i loro racconti non creduti e le loro esperienze non ascoltate”.
“Questi episodi purtroppo non ci stupiscono. Le segnalazioni sono state moltissime anche riguardo al raduno degli alpini proprio di questi giorni. Non si tratta di goliardia e non è più accettabile far passare episodi di questo tipo sotto questo cappello. Sono vere e proprie molestie. Altrettanto grave è il fatto che si tenda ancora una volta a sottovalutare le dichiarazioni di donne che lamentano questo tipo di episodi“. Sottolinea la vicepresidente dell’associazione Torino Città delle Donne, Carola Messina.
Ciò che i movimenti e le associazioni si augurano è che queste parole non rimangano vane. E’ importante che siano fatti degli accertamenti per garantire la tutela delle lavoratrici.