Torino, priva la moglie di ogni libertà: condannato imam
Alla donna non era consentito vestirsi come voleva, doveva mangiare in una stanza separata e non poteva addirittura guardare la televisione
Come riportato da SkyTg24, a Torino, un imam di 40 anni di nazionalità marocchina è stato condannato a due anni e tre mesi di reclusione per aver privato la moglie di ogni libertà, e averla confinata tra le mura di casa.
La donna era costretta a indossare vestiti che imponeva il marito. Doveva mangiare in una stanza diversa rispetto a quella in cui c’erano gli uomini. Non poteva addirittura guardare la televisione. L’imperativo da rispettare era rappresentato dalla casa, dal marito e dai figli.
Maltrattamenti in famiglia: condannato imam
Una scelta quasi obbligata, considerato che in caso di rifiuto, la donna veniva insultata e a volte picchiata. Il comportamento dell’imam è stato, infatti, configurato dai giudici come reato di maltrattamenti in famiglia. Da qui la condanna a due anni e tre mesi (il pm ne aveva chiesti due).