Torna a Sorrento, la perla del Golfo che accoglie tutti per vacanze a 5 stelle
Ci sorprende ogni volta la nostra bellissima Italia e se arrivate a Sorrento avete già fatto la scelta migliore, una vacanza a 5 stelle
“Le parole che ascolti ti toccano appena. Hai nel viso calmo un pensiero chiaro che ti finge alle spalle la luce del mare”. Estate, Cesare Pavese
Nell’estate c’è un languore ancestrale che porta con sé anche malinconia. È, tuttavia, la stagione più luminosa e rigenerante dell’anno, soprattutto se si pensa che il 2020 è stato difficile, travagliato, sempre in prossimità della vita e della malattia.
Le vacanze però, anche se in ritardo, sono arrivate e abbiamo il piacere di riscoprire la nostra bellissima Italia, il clima caldo, le giornate lunghe irradiate dal sole, i tramonti sul mare e le onde che ci avvolgono. Uno dei luoghi più incantevoli e magici è Sorrento, non a caso la nota canzone recita “Torna a Surriento” e se poi l’autore avesse soggiornato al Grand Hotel Ambasciatori non avrebbe avuto motivo di ripartire.
Il Grand Hotel Ambasciatori è un lussuoso cinque stelle a due passi dal centro di Sorrento direttamente a picco sul mare e con tanto di spiaggia privata. Ubicato su una maestosa scogliera, la vista di cui si gode è da trasecolare, il golfo di Napoli e il Vesuvio si dispiegano davanti agli occhi del visitatore.
Immerso in un bellissimo parco, arredato con decori classici, ogni dettaglio è curato con acribìa, dotato di spiaggia privata, collegamento a Internet Wi-Fi gratuito in tutta la struttura, piscina privata, idromassaggio, palestra, centro massaggi e parcheggio. E’ l’ideale per chi voglia trascorrere un’estate di relax circondato dal mare e dalla bellezza.
Il direttore Nicolino Grigio ci accoglie come il più ospitale dei padroni di casa. Ci illustra la struttura e ci racconta del gruppo che presiede l’hotel, Manniello Hotels Group, e che comprende anche un altro hotel a cinque stelle, a pochi passi da qui, il Grand Hotel Royal, dove ci ha riservato un tavolo per la serata di Ferragosto, e altri due alberghi a quattro stelle, Grand Hotel De La Ville e Grand Hotel Capodimonte.
L’Ambasciatori e il Royal sono due gioielli rari, gli unici alberghi a cinque stelle di Sorrento che offrono la discesa al mare. Va poi precisato che possono accedervi soltanto i clienti dei rispettivi alberghi e in tempo di Covid è una sicurezza in più, oltre a tutte le norme già attuate come da protocollo.
Ci accomodiamo nella nostra camera, una Deluxe Junior Suite, tipologia di camera di lusso che varia dai 37 ai 42 mq, con vista con balcone a picco sul mare, strepitosa! Frigobar fornito di ogni cosa: prosecco, superalcolici, bibite, succhi, cioccolata, patatine, arachidi e molto altro.
Naturalmente ci sono varie amenities: servizi per il thè, una macchina Nespresso con cui fare caffè, cappuccino e thè, taccuino e penna.
Nell’area salotto c’è una scrivania con seduta, divano chaise long e un secondo televisore. Un cadeau di benvenuto ci accoglie: una bottiglia di “bollicine” italiane e un cesto di frutta. Ci sentiamo coccolati e pieni di attenzioni.
Il bagno, molto ampio, è piastrellato in ceramica tipica sorrentina, dotato di tutti i comfort: doppio lavabo, cabina doccia, vasca da bagno, phon, telefono, ciabattine e accappatoio naturalmente coordinati. Le toiletries sono coloratissime e griffate Etro.
Nel tardo pomeriggio il direttore ci porta a prendere un ottimo aperitivo al Grand Hotel Royal dove ci attende Mario Manniello, che rappresenta la famiglia proprietaria degli alberghi del gruppo Manniello Boutique Hotels. Mario Manniello è un uomo di altri tempi, possiede un garbo e un’ospitalità che ci ricordano la classe e lo stile firmati made in Italy. Ironico e immediato, privo di manierismi, autentico come la sua bellissima terra, Sorrento, ed elegante come i suoi alberghi, ci racconta un po’ della sua storia.
‘’Il nostro impegno nel turismo è una vera e propria vocazione turistica che nasce nel 1878 anno in cui un nostro avo aprì un ristorante, che poi chiamò ’La Favorita’. Da qui inizia la nostra storia’’.
Alle nostre curiosità risponde con piacere.
“La costa caratteristica così alta della penisola sorrentina porta una frescura che non ha eguali in altre zone della Campania e dell’intera Italia. È un caso molto singolare, cenere e lapilli si sono sedimentati e hanno creato nel corso del tempo questi costoni. È un fenomeno vulcanico. Qualcosa di simile si trova un poco in Corsica. Io sono un curioso di natura. Faccio l’albergatore, ma di secondo mestiere sono pescatore e poi ricercatore, appassionato di biologia marina, di geologia e di astronomia’’.
Alla domanda se esistano clienti troppo esigenti, risponde deciso.
“Per noi non esistono clienti difficili. Se il cliente desidera qualcosa bisogna dargli soddisfazione, è la nostra missione come famiglia. Secondo me dovrebbe essere così per tutti. I nostri clienti sono come ospiti in visita a casa nostra’’.
Dopo i canapè caldi e freddi e un Aperol Spritz, ci congediamo, sempre più convinti che il Gruppo Manniello abbia una vocazione per il turismo e l’accoglienza. Davvero un incontro che non dimenticheremo.
Il Grand Hotel Ambasciatori offre ben tre ristoranti: le Muse per la colazione,
il Bar e Ristorante Dioniso, attiguo alla piscina, per il pranzo e per i cocktail,
e l’elegantissimo Ambassador per la cena.
A cena all’Ambassador, rigorosamente a lume di candela, godiamo di una vista abbacinante sul golfo di Napoli, mise en place impeccabile, sottofondo musicale Pino Daniele, non potremmo chiedere di meglio. Il servizio è solerte ma non invadente, il maitre Giovanni Di Gregorio è un valore aggiunto, ci sa consigliare e ci affidiamo a lui.
Per accompagnare la cena abbiamo scelto una Biancolella, della Tenuta Frassitelli di Casa D’Ambra del 2019.
L’amuse bouche che precede l’antipasto è costituita da un bignè salato con stracciatella di mozzarella e insalata, delizioso nella sua semplicità.
L’antipasto è squisito: “gamberoni nostrani de Li Galli spadellati” con provola filante di Massaquano, carciofi, patate e olio al rosmarino. Una variante del connubio mare e monti davvero gustosa e interessante. Sapida e avvolgente al palato.
La voce e la chitarra di Pino Daniele ci fanno da colonna sonora, da Tutta ‘nata storia a Bella ‘mbriana. Questa è l’anima partenopea che prediligiamo.
Ancora, degustiamo una tartàre con cuore di bue, gamberetti rossi e vellutata di avocado e corallo al nero di seppia.
È la volta dei primi piatti.
Con il risotto mantecato al basilico, geometricamente e cromaticamente splendido nel suo verde natura in contrasto con triglia croccante e crema di bufala, quasi color arancio, saggiamo un gusto delicato e soddisfacente anche nella misura della porzione, piacevolmente abbondante. Cottura perfettamente al dente,
Così come per i mezzi paccheri dei pastai gragnanesi, con tocchetti di ricciola, capperi in fiore e datterini. Una mistura di sapori da sedurre anche il commensale più scettico.
Proseguiamo con Filetto di pezzogna gratinato con panure di timo e limone, patate al forno e fagiolini. E’ la pietanza che chi scrive ha più apprezzato, davvero sublime per la freschezza e la qualità del pesce e per il modo in cui è stato cucinato, succulento e saporito al punto giusto. Avremmo voluto fare un bis!
Bocconcino di San Pietro, capperi e patate. Sapori indimenticabili.
Concludiamo con un predessert composto da dei gustosissimi cioccolatini, croccanti al cioccolato fondente esternamente, morbidi e freschi al loro interno, ripieni di crema gelato, per poi arrivare al ghiotto dessert.
Semifreddo alla mela annurca con tortino alle mele e salsa allo Strega. Una rielaborazione della torta di mele in versione estiva e contemporanea con un tocco di tradizione e di ”Strega” beneventana. Per chi scrive, poi, lo ”Strega”, il prestigioso Premio letterario, è un vero culto, seguendolo per motivi anche lavorativi. Quindi, scelta azzecatissima.
Lo chef Franco Venanzio e la sua brigata, hanno saputo rendere questa serata speciale, colorandola di aromi, sapori, gusto, pietanze della tradizione sorrentina con un tocco di classe da maestro.
La mattina è un altro splendido appuntamento con vista sul golfo di Sorrento. La colazione, infatti, viene servita nel ristorante Le Muse, che ha sempre l’affaccio più romantico di Sorrento.
Purtroppo in tempo di Covid il ricchissimo buffet è stato eliminato, ma possiamo chiedere qualunque cosa ci piaccia, dal dolce al salato, e saremo accontentati. Nel frattempo, uno dei camerieri passa in rassegna il carrello dei dolci, una ricca varietà che soddisfa tutti i palati.
Ci rechiamo nella spiaggia privata riservata esclusivamente ai clienti e vi accediamo tramite un ascensore al nostro piano che impiega pochi istanti, comodissimo. La distanza tra un ombrellone e l’altro è matematicamente rispettata, gel disinfettante ovunque. Il mare è trasparente, splendido, la comodità dei lettini e i teli da mare arancio ci offrono ciò che ci occorre.
Per pranzo saliamo al ristorante Dioniso, accanto alla piscina, sempre con vista sulla baia di Sorrento. A causa dell’emergenza Covid in spiaggia, pur essendoci un bel bar, non si può servire da mangiare ma soltanto da bere.
Per la sera di Ferragosto, abbiamo un tavolo prenotato dal direttore Nicolino Grigio presso il Grand Hotel Royal. Si comincia con un aperitivo di benvenuto in piedi, bollicine e tartine.
Raggiungiamo il tavolo a bordo piscina, con musica dal vivo in sottofondo, candele ovunque, gerbere rosse e girasoli sui tavoli. Mise en place elegante e servizio ineccepibile. Cortesia, suggestioni romantiche e mare a perdifiato. Un Ferragosto da sogno.
Il menù si chiama “Festa di mezza Estate” e Shakespeare qui ci ambienterebbe sul serio la sua commedia Sogno di Una Notte di Mezza Estate, tanto è splendida la location e suggestiva l’atmosfera. Le opzioni sono due menù alla carta tra i quali scegliere. Optiamo per “I sapori del nostro mare”.
Iniziamo con l’astice al vapore con burrata, panzerotto di pomodoro e tartufo estivo. La qualità del piatto è invidiabile, i sapori evocano le onde del mare e i suoi profumi selvatici, avvolgono il nostro palato seducendolo. Un impiattamento quasi pittorico, alla Mondrian, geometrico, simmetrico, colorato. Strepitoso anche nei sapori, tra frescura e calore.
Proseguiamo con il tortello ripieno di rana pescatrice, spuma di Provolone del Monaco e pomodorini confit. Ebbene, a questo punto raggiungiamo l’acme del piacere della gola. I tortelli, la cui pasta fatta a mano è straordinaria nello spessore, nella consistenza, ci ricordano i tortelli piemontesi di un noto chef stellato che abbiamo degustato a Parigi, Il ripieno di rana pescatrice è morbido, saporito, un’emozione, una vampata di gola e di amore. Decisamente è il piatto più gustoso della serata tanto che non desistiamo, ne vogliamo ancora e ancora. Sfacciatamente chiediamo il bis ed è di nuovo estasi del tortello.
La ricciola cotta sulla pelle, tortino di patate, salicornia e frutti di mare ci ricordano che abbiamo il mare davanti agli occhi e nella bocca, che essere bravi cuochi non significa esagerare…
Bensì misurare, amalgamare, e se poi si cucina per un evento cui partecipano ben 96 persone, be’ tanto di cappello, complimenti, è il caso di sottolinearlo allo chef Giacomo De Simone.
Terminiamo l’ottima cena di ferragosto con una crostata con mou alle noci e gelo di passion fruit. La pastafrolla è perfetta e si accompagna dicotomicamente al gelato passion fruit; siamo alla soavità totale.
Torneremo a Sorrento per il nostro soggiorno a 5 stelle. Magari la prossima volta sceglieremo il Royal, ma attenzione: se arrivate a Sorrento avete già fatto la scelta migliore, quella di una vacanza a 5 stelle.
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