Totò, “A livella” e i nemici giurati del “Distanziamento Sociale”
Il Distanziamento Sociale è un termine inventato dalle centinaia di esperti assunti per dare consigli e proposizioni certe
Due bare accanto, uno degli ospiti, erede di alto lignaggio, mal sopporta la vicinanza dell’orfano Totò. Ecco “A livella”, la nemica giurata del “Distanziamento Sociale”. Il tema era sentito e tutti ne capirono il senso.
Ma, oggi, come si spiega la Distanza Sociale? Ops, pardon!” Il Distanziamento Sociale?”. Con una terribile Epidemia in corso. Sono stati riuniti per fermarla (non per curarla), virologi, antropologi, biologi. Tutti insieme per fornire ai cittadini le armi della Scienza.
Le indicazioni (quasi come nel Decameron di Boccaccio), sono state: lavatevi le mani, chiudetevi in casa, evitate gli assembramenti. Tenete chiusi ristoranti, bar e, per carità, sprangate i cinema e i parchi gioco per bambini. Perché i cani si portano a passeggio, i bimbi no.
La misura del distanziamento sociale
Se potete, separate i letti matrimoniali e chi fosse in casa già malato, vada nel cesso se non ha di meglio. File dal tabaccaio, all’edicola, al supermercato e perfino, in farmacia. Tutti in fila a un metro e 70 di distanza.
Finalmente scopriamo la misura esatta che ci distanzia socialmente. Non il tipo di automobile che possediamo, non il luogo di residenza, né l’abito di alta sartoria. Definitivamente fuori gioco Marx, Hegel e Gentile.
Il Distanziamento Sociale, forse è solo la povertà relativa dei nonni che ancora finanziano i loro figli che non hanno più lavoro. E dei genitori, troppo spesso in lotta fra loro, che gareggiano a chi fa il regalo più “trendy” ai loro figli.
O, forse, “Il Distanziamento Sociale” è un termine inventato dalle centinaia di esperti assunti per dare consigli e proposizioni certe (tutte diverse l’una dall’altra), ma tutti insieme, tutti uniti.
Ben distanziati da noi.