Tra la Salaria e la Nomentana c’è un posto davvero unico al mondo | I romani se ne vantano con gioia, qui l’arte regna sovrana
A pochi passi dal centro di Roma c’è un posto davvero interessante, soprattutto per coloro che amano immergersi nell’arte
La Salaria è una strada statale che collega Roma al mare Adriatico presso il Porto d’Ascoli. Non tutti sanno che il percorso segue quello antico romano di Via Salaria e si sviluppa nel Lazio e nelle Marche. Rappresenta un buon collegamento tra la capitale italiana e Chieti.
La Nomentana, invece, è un importante strada della città che in passato collegava Roma a Nomentum, cioè la città dove attualmente sorge Mentana. Essa aveva origine da Porta Collina per poi arrivare presso la zona menzionata. Il suo percorso tocca i quartieri Nomentano, Salario, Trieste, Monte Sacro e Monte Sacro Alto.
Tra la Salaria e la Nomentana, a due passi dal centro storico della città, sorge uno dei quartieri più caratteristici per alcuni aspetti che la rendono davvero unica agli occhi sia di residenti che dei turisti. Si dice che sia un’ottima rappresentazione di Arte liberty e Art Decò.
Tuttavia chi è esperto del mondo dell’arte sa bene che ci sono anche sfumature derivanti dall’arte greca, gotica, barocca e medievale. Si tratta di un’area dove ci sono tanti edifici che danno l’idea al visitatore di immergersi in un’atmosfera bizzarra e inaspettata. Ma di quale luogo ci sta parlando? La risposta è immediata.
Luogo maestoso e bizzarro a pochi passi dal centro
Secondo quanto riportato sul sito turismoroma.it si tratta di un quartiere con un complesso di edifici situato nel quartiere Trieste, cioè nell’isolato compreso tra Via Tagliamento, Via Arno, Via Serchio, Via Reno e Via Adige. In realtà non è proprio un quartiere, ma viene chiamato così proprio dall’architetto che la progettò. In tutto ci sono 18 palazzi e 27 edifici disposti attorno a Piazza Mincio.
L’architetto in questione fu Gino Coppedè che diede l’avvio alla costruzione nel 1915 e poi terminare il tutto nel 1927 con Paolo Emilio André. Fu utilizzato il tema della Roma Antica delle cornici e le modanature alla Roma Imperiale. Si sta parlando del famoso quartiere Coppedè.
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Un’atmosfera unica dove l’arte trionfa
La Piazza Mincio ha al centro la Fontana delle Rane ed è collocata tra palazzi diversi sia per la forma che per la dimensione. Sorgono in modo particolare la Palazzina del Ragno d’ispirazione assiro-babilonese e Il Villino delle Fate con archi e fregi medievali. Si accede al quartiere dal lato di Via Tagliamento attraverso un grande arco che congiunge due passi. Una volta superato, si ha davanti la piazza.
Maestosi sono anche i Palazzi degli Ambasciatori, il Palazzo di Via Olona 2, sede ufficiale dei consiglieri della Polonia a Roma. Gli appassionati di cinema ricorderanno senza dubbio che questo quartiere fu scelto dal regista Dario Argento per la realizzazione di alcune scene dei film Inferno e L’uccello dalle piume di cristallo.