Tragedia di Caronia: Viviana Parisi uccise Gioele poi si tolse la vita
Viviana era convinta che l’episodio del sinistro fosse una persecuzione nei suoi confronti quindi avrebbe ucciso il figlio per poi suicidarsi
Viviana Parisi, deejay di 41 anni, venne trovata morta nei boschi di Caronia, in Sicilia l’8 agosto del 2020 e poco dopo il 19 agosto fu scoperto anche il cadavere del figlio di 4 anni, Gioele.
Quasi un anno dopo dalla tragedia gli inquirenti fanno luce sul caso. La donna si sarebbe volontariamente allontanata insieme al figlio uscendo dall’autostrada per nascondendosi tra la fitta vegetazione.
La madre, mentalmente instabile, era convinta che l’episodio del sinistro fosse una persecuzione nei suoi confronti quindi avrebbe ucciso il figlio per poi suicidarsi.
“Nessun soggetto esterno ha avuto un ruolo nell’omicidio-suicidio”
“Nessun soggetto estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato indiretto, nella morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello” questo si legge negli atti della Procura della Repubblica di Patti a conclusione delle indagini sulla tragedia di Caronia.
All’inizio gli investigatori avevano ipotizzato un duplice omicidio ma le indagini conducono ora ad un’altra pista: “l’intera vicenda”, si legge ancora, “è ascrivibile in modo esclusivo alle circostanze ed alle condotte poste in essere da Viviana Parisi e al suo precario stato di salute”.
Nel marzo 2020 i sanitari avevano trasportato con urgenza la donna all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto in preda ad “agitazione psicomotoria con delirio mistico di persecuzione“.
L’incidente avrebbe rappresentato per la donna il culmine di una situazione di stress che non riusciva ad elaborare. Una condizione emotiva e psichica che l’avrebbe portata ad interpretare il sinistro come un evento persecutorio intenzionale a nuocerle.
Così Viviana si sarebbe lanciata dal traliccio dopo aver strangolato o soffocato il piccolo Gioele. Il Pm chiede quindi l’archiviazione del caso come omicidio-suicidio.