Tragedia in Val Senales: Matilde Lorenzi, la giovane promessa dello sci, ci lascia dopo un terribile incidente
Cresciuta sulle piste del Sestriere, Matilde Lorenzi era dotata di un talento cristallino e di una determinazione fuori dal comune
La montagna ha preteso un prezzo altissimo nella mattina di lunedì. Matilde Lorenzi, talentuosa sciatrice piemontese e giovane speranza della squadra azzurra, è morta a soli 19 anni in un incidente sciistico nella cornice severa della Val Senales. A dare la triste notizia è stato il Ministero della Difesa, che ha comunicato al mondo dello sport la prematura scomparsa di una ragazza che incarnava sogni e sacrifici, ma anche un amore viscerale per la velocità e la neve. Lorenzi, che avrebbe compiuto 20 anni il 15 novembre, era in allenamento con la squadra C della Nazionale su una delle piste del ghiacciaio altoatesino, la Gravand G1, teatro delle sue ultime discese e delle sue più recenti sfide.
La dinamica dell’incidente di Matilde Lorenzi: una sbandata fatale
La mattina era iniziata come tante altre, con l’adrenalina e la concentrazione per un test d’allenamento a 3.100 metri d’altitudine, sotto lo sguardo attento degli allenatori. Le condizioni erano perfette, e il tracciato era stato preparato a regola d’arte, come confermato dai primi rilievi dei carabinieri. Eppure, la fatalità si è insinuata in un momento, in quella frazione di secondo che divide la perfezione dall’imprevedibile. Matilde stava scendendo con grande velocità quando, per un’improvvisa sbandata, gli sci si sono divaricati, scatenando un impatto violento contro la neve dura e gelida della pista.
Il suo corpo è stato proiettato fuori dal tracciato, in un volo spaventoso e incontrollabile. È stato uno di quegli incidenti che scuotono anche i più esperti, quelli che abitano quotidianamente la dimensione del rischio. Gli immediati soccorsi sul luogo hanno cercato di salvare Matilde: l’atleta è stata intubata e trasferita d’urgenza in elicottero all’ospedale di Bolzano. Tuttavia, nonostante gli sforzi dei soccorritori e del personale medico, Matilde non ce l’ha fatta, lasciando nello sconforto la famiglia, i compagni di squadra e l’intero mondo dello sci.
Matilde Lorenzi: il talento e il futuro di una promessa delle discipline veloci
Cresciuta sulle piste del Sestriere, Matilde era una giovane atleta dotata di un talento cristallino e di una determinazione fuori dal comune. La passione per la velocità l’aveva accompagnata fin dalle categorie giovanili, e la spingeva a osare, a superare i propri limiti con una grinta innata. “Ho paura di andare più veloce del solito,” raccontava tredicenne in un’intervista per Rai Gulp, ma quell’insicurezza era svanita con la maturità sportiva, lasciando spazio alla consapevolezza e alla tecnica.
Debuttante in competizioni internazionali da giovanissima, Matilde aveva trovato spazio nel circuito della Coppa Europa, una rampa di lancio prestigiosa verso la Coppa del Mondo. Nel 2023, a St. Moritz, aveva messo in mostra le sue abilità nel Super-G, con un piazzamento di tutto rispetto all’undicesimo posto. La competizione e la velocità erano parte del suo DNA, una passione che si rifletteva nei risultati in continua crescita. Lo scorso anno, Matilde aveva conquistato il primo posto ai Campionati Italiani di Super-G, lasciando dietro di sé atlete di esperienza come Laura Pirovano e Nicol Delago. Ai Mondiali Junior di Chatel, in Francia, si era piazzata sesta in discesa e ottava in Super-G, confermando il suo potenziale nelle discipline veloci.
Un addio che lascia un vuoto nel mondo dello sci
Oltre a essere un’atleta talentuosa, Matilde era una giovane donna con interessi variegati e una spiccata dolcezza. Amava il mare e la fotografia, come testimoniano gli scatti sui social in cui sorrideva spensierata sulle spiagge di Ibiza, o si immortalava sul podio dopo l’ennesima vittoria. Nella vita fuori pista, Matilde coltivava passioni lontane dall’adrenalina dello sci: le piaceva cucinare, soprattutto dolci, rilassarsi con l’uncinetto, leggere e vivere con leggerezza i momenti lontani dalle competizioni. Era una persona solare e tenace, un esempio per i giovani atleti che, come lei, inseguono il sogno di una carriera nello sci alpino.