Tramvia TVA: Roma punta sulla nuova linea, cosa cambia e quali saranno le prossime mosse
La tramvia TVA (Trastevere-Vaticano-Argentina) è uno dei progetti chiave per rendere il trasporto pubblico romano più veloce ed efficiente

Il Comune conferma la volontà di realizzare la tramvia TVA, un’infrastruttura strategica per migliorare il trasporto pubblico. L’assessore Patané annuncia un nuovo passo avanti, ma restano dubbi sui tempi di completamento. Ecco cosa cambia e quali saranno le prossime mosse.
Roma investe sulla tramvia per migliorare il trasporto pubblico
La tramvia TVA (Trastevere-Vaticano-Argentina) è uno dei progetti chiave per rendere il trasporto pubblico romano più veloce ed efficiente. Dopo anni di attese, il Comune ha ribadito la volontà di portare avanti l’opera, in particolare, l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, ha annunciato che nei prossimi giorni presenterà un documento ufficiale alla giunta per definire i prossimi passi del progetto.
Il primo tratto della tramvia collegherà Giureconsulti a Porta Cavalleggeri ed è già stato approvato dagli enti competenti, tuttavia, per renderlo pienamente operativo, sarà necessario costruire un deposito per i tram a Largo Cardinal Micara.
Inizialmente previsto come un semplice parcheggio, il deposito verrà ampliato con officine e strutture per la manutenzione dei mezzi, questo cambiamento comporterà costi aggiuntivi, ma è essenziale per far partire il servizio senza dover aspettare la costruzione dell’intera linea.
Per acquisire l’area necessaria al deposito, il Comune sta trattando con la Fondazione Piccolomini, che attualmente gestisce lo spazio dove si trova un mercato rionale. Una volta conclusa l’intesa, la prima tratta della tramvia potrà essere completata e resa operativa.
La seconda tratta: il collegamento con Largo Argentina
In parallelo, il Comune sta lavorando anche alla seconda tratta, che collegherà Porta Cavalleggeri a Largo Argentina, permettendo l’integrazione con la già esistente linea 8 – attualmente in servizio tra Casaletto e Piazza Venezia.
Questo tratto è fondamentale per garantire un collegamento diretto tra la zona ovest di Roma e il centro storico, offrendo un’alternativa più rapida agli autobus spesso bloccati nel traffico, secondo l’assessore Patané, i lavori della prima tratta inizieranno entro la primavera di quest’anno, mentre per la seconda si dovrà attendere un’ulteriore approvazione da parte degli enti coinvolti.
Dubbi sui tempi di completamento
Nonostante le rassicurazioni dell’Amministrazione, restano incertezze sui tempi di completamento dell’intera tramvia, per esempio il tratto finale, che da Largo Argentina dovrebbe arrivare fino a Termini, non ha ancora un calendario preciso, così come il collegamento con la linea 19 a Valle Giulia.
Questi aspetti saranno probabilmente discussi solo dopo le prossime elezioni comunali, rendendo difficile prevedere quando la tramvia sarà davvero completata.
Tram Termini-Tor Vergata: Nuovo stop e nuovi ritardi
Il progetto della tramvia Termini-Tor Vergata subisce un altro ritardo. Per risolvere un problema con l’Università, sarà necessario costruire un ponte. Così, i pendolari di Roma Est devono aspettare ancora.
Un altro ritardo per la tramvia Termini-Tor Vergata
Dopo anni di attese, il progetto della tramvia Termini-Tor Vergata sembra essere a un punto morto: l’Università di Tor Vergata ha chiesto di modificare il percorso del tram e, invece di farlo passare a livello della strada, ha chiesto che venga costruito un ponte, una soluzione che, purtroppo, comporta un nuovo ritardo: il Comune dovrà rifare l’autorizzazione per verificare l’impatto ambientale.
Perché questo rallentamento?
Il motivo di questo stop è una procedura chiamata Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), si tratta di una verifica per garantire che il progetto non danneggi l’ambiente.
Questo processo dovrà essere rifatto, anche se l’Assessore Patané spera di accorciarne i tempi, si stima che la nuova VIA richiederà almeno sei mesi.
Una lunga attesa: 10 anni di ritardi
L’idea della tramvia è vecchia di dieci anni. Il progetto è stato approvato nel 2019, ma i lavori non sono mai partiti, nel frattempo, la situazione dei trasporti nella zona è peggiorata.
Nel 2015 è stata chiusa la linea ferroviaria Centocelle-Giardinetti, costringendo migliaia di pendolari a usare mezzi lenti e affollati, la tramvia Termini-Tor Vergata potrebbe finalmente offrire una soluzione, ma ogni passo in avanti è seguito da uno stop.
Il ponte e il costo aggiuntivo
La costruzione del ponte su viale della Sorbona richiede una spesa extra di 10 milioni di euro, tuttavia, l’Amministrazione ha trovato il modo di coprire questi costi senza chiedere nuovi fondi.
Grazie a una riorganizzazione del progetto a Centocelle, i soldi sono stati recuperati, ma, come sottolineato da Patané, il vero costo è il tempo perso.
Quando inizieranno i lavori?
La rifacimento della VIA significa che i lavori non partiranno prima di giugno, solo dopo si potranno avviare le attività necessarie per prolungare la tramvia e ricostruire la linea Termini-Centocelle, prevista per il 2026.
Nel frattempo i pendolari continuano ad aspettare, il traffico aumenta, ma le soluzioni tardano ad arrivare: la tramvia potrebbe alleggerire la zona, ma con ogni nuovo ritardo, la speranza sembra allontanarsi.
Tramvia Togliatti: La nuova mobilità di Roma prende forma
Con l’avvio dei lavori per la tramvia Togliatti, Roma si prepara a una trasformazione nel TPL con trasporti più veloci e sostenibili. L’assessore Patané ha aggiornato i cittadini sui progressi, le sfide e le prospettive di questa importante opera.
I lavori sono iniziati
Dallo scorso 3 marzo, sono ufficialmente partiti i lavori per la tramvia Togliatti, al momento, si sta lavorando su un tratto di 500 metri, tra Ponte Mammolo e via Alberini, ma presto, i lavori si estenderanno fino al cavalcavia della A24. Entro il prossimo maggio, i tecnici completeranno il controllo dei sottoservizi, come tubature e cavi sotterranei. Questo consentirà di espandere il cantiere e proseguire con la costruzione.
Cambiano le fermate
Una delle modifiche più rilevanti riguarda il numero delle fermate. Originariamente, erano previste 21 fermate, ma ora sono state ridotte a 19, questa diminuzione permetterà di velocizzare i tempi di percorrenza.
Inoltre, il tram beneficerà di un “asservimento semaforico”, che permetterà di attraversare i semafori senza fermarsi, garantendo un viaggio più rapido grazie all'”onda verde”. Questo significa che i tram potranno circolare senza interruzioni ai semafori.
Il cronoprogramma e i ritardi
Il progetto dovrebbe essere completato entro il 30 giugno 2026, ma la fase di test – il pre-esercizio – richiederà alcuni mesi. Si prevede che il tram sarà operativo a partire da ottobre 2026, nel frattempo, è previsto il completamento di un deposito per i tram presso l’ex Centro Carni in via Gino Severini, che garantirà il corretto funzionamento della rete tramviaria.
Ritardi nella consegna dei tram
Un aspetto che causa qualche preoccupazione è il ritardo nella consegna dei tram Urbos, che, originariamente previsti per giugno, arriveranno poco prima la chiusura della Porta Santa. La causa di questi ritardi, come riferito dall’Assessore in un evento organizzato presso la sezione del PD nel IV Municipio, è stato l’alluvione che ha colpito la fabbrica a Valencia.
Ciò nonostante il cronoprogramma complessivo non dovrebbe essere mutato, con i primi 10 tram che saranno comunque consegnati entro giugno 2026 per la tramvia Togliatti, in linea con quanto previsto dal PNRR.
Odissea Quotidiana seguirà da vicino gli sviluppi di questi e di altri progetti, e per conoscere gli aggiornamenti sul trasporto pubblico della città, visitate il nostro blog. Troverete notizie, approfondimenti e il calendario aggiornato delle chiusure.
A cura di Andrea Castano – Odissea Quotidiana