Trasporti, torna il controllore sul bus: vigilerà anche sulle misure anti-Covid
Inviate le linee guida sul trasporto al Cts. Il ministro Giovannini: “Controllo tema cruciale. Green Pass agli autisti? Discussione in corso”
Dopo lo stop per motivi sanitari, tornano i controllori sui mezzi pubblici e a terra. Questa è una delle novità previste nelle nuove linee guida sui trasporti inviate dal Ministero al Comitato tecnico-scientifico, annunciate questa mattina dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini.
Per il Ministro, intervistato da Rai News 24, il controllo è un “tema cruciale”. Per questo il controllore sarà impegnato attivamente anche sul fronte Covid. Dovrà verificare non solo il biglietto, ma anche la corretta applicazione delle misure anti contagio: dalla capienza all’80% al distanziamento, fino al corretto utilizzo della mascherina.
Green Pass agli autisti? Discussione in corso
Altro tema sui trasporti legati al Covid è il Green Pass, che dal primo settembre dovrà essere mostrata prima di salire a bordo di aerei, traghetti, treni e bus a lunga percorrenza. Questa misura verrà estesa anche agli autisti? Per il Ministro si tratta di un “tema complesso”, sottolineando che “la discussione è in corso”.
“Più acceleriamo sulla campagna vaccinale – ha precisato Giovannini – più mettiamo in sicurezza tutto il Paese. Naturalmente gli operatori che sono in contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi ad essere più protetti”. Per questo viene raccomandato l’utilizzo della mascherina Ffp2, utilizzata a discrezione dei singoli ma che protegge in modo particolare nei luoghi affollati.
600 milioni alle Regioni
Il tema del controllore è solo uno dei tanti inseriti nelle linee guida che il Ministero ha inviato al Cts. Tra le più importanti, la differenziazione dell’orario di lavoro, delle aperture di uffici e negozi, delle scuole e dei servizi pubblici. La volontà è quella di dare ampie finestre di inizio e fine di attività per prevenire i rischi di aggregazione.
Temi che verranno discussi giovedì con i presidenti delle Regioni: “Il Governo ha messo in campo risorse senza precedenti” – prosegue Giovannini. “Per il secondo semestre dell’anno ci sono oltre 600 milioni di euro per i servizi aggiuntivi che le Regioni devono mettere in campo sulla base dei tavoli prefettizi cioè i luoghi dove provincia per provincia viene fatta la pianificazione e 800 milioni per compensare i maggiori costi”.