Tre Manifesti dal film alla protesta per l’incendio alla Grenfell Tower
La singolare forma di protesta, come già con la maschera di V per vendetta, esce dalla finzione cinematografica per entrare nella vita reale. Quando in Italia?
Londra. Il gruppo Justice 4 Grenfell (giustizia per Grenfell), per tenere alta “la coscienza nazionale” sull’incendio alla Grenfell Tower, dove sono morte 71 persone, ha deciso di usare la stessa metodica usata nel film “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”, dove una madre attua una protesta singolare dopo l’inerzia delle indagini della polizia locale sulla morte della figlia, Affittando ed esponendo tre cartelloni pubblicitari in sequenza con tre frasi “Stuprata mentre stava morendo”, “E ancora nessun arresto”, “Come mai, sceriffo Willoughby?”.
In questo caso i cartelloni pubblicitari su cui è scritto “71 dead” “and still no arrests?” “now come?” (71 morti, ancora nessun arresto?, come mai?) sono installati su camion hanno girato fuori il Parlamento a Westminster, per il centro di Londra e, ovviamente, sotto la Torre.
“Vogliamo la verità. Vogliamo azioni penali. – afferma Yvette Williams, attivista della Justice 4 Grenfell al Guardian – Le persone che vivono in questo Paese paese devono sentirsi al sicuro nelle loro case. Niente di tutto questo sta succedendo. Pensiamo che stiano prendendo tempo, sperando che la storia venga minimizzata”.
La singolare ma efficace forma di protesta, come già con la maschera di V per vendetta, esce quindi dalla finzione cinematografica per entrare nella vita reale. Non resta ora che aspettare per vedere se e chi porterà per primo in Italia la tecnica dei tre cartelloni e se sarà per sete di giustizia come nel film e a Londra o, più banalmente, per una campagna elettorale.
Una cosa è certa, in questo momento Guillermo del Toro starà sudando freddo: il suo ultimo film “La sua forma dell’acqua”, dato per vincitore quasi certo alla statuetta più prestigiosa della notte degli Oscar, ora tanto certo non lo è più.