Trieste, Fabio Tuiach licenziato: manifestava per il Green Pass in malattia
Fabio Tuiach, leader No Green pass, licenziato dall’Agenzia per il lavoro portuale del Porto di Trieste perché manifestava in malattia
Fabio Tuiach, l’ex consigliere comunale di destra, poi militante in movimenti estremi e di recente divenuto fervente cattolico, è stato licenziato dall’Agenzia per il Lavoro portuale del Porto di Trieste. Il motivo? Non si era presentato al lavoro, perché in malattia, ma, nonostante ciò, avrebbe tenuto un comizio pubblico a una manifestazione no Green pass a Trieste. Tuiach è stato infatti uno dei protagonisti delle proteste all’esterno del varco 4 e in piazza Unità.
La decisione dell’Alpt
“Le comunichiamo la decisione di adottare il provvedimento di licenziamento per giusta causa”. Sono le parole che si leggono nella raccomandata destinata a Tuiach. La decisione dell’Alpt fa seguito ad una contestazione disciplinare recapitata all’ex consigliere comunale il 28 ottobre. Pochi giorni fa pare che l’uomo abbia dichiarato di aver contratto il Covid. Oggi ha spiegato di essere risultato negativo.
La replica di Tuiach
Fabio Tuiach, che risulterebbe in malattia dal 19 ottobre, avrebbe replicato sostenendo di essere uscito negli orari consentiti dalla legge per le persone costrette a casa perché in malattia. Il portuale, però, in base a ciò che sostiene l’Alpt, sarebbe stato avvistato, fotografato e filmato anche in altri orari, mentre passeggiava con un rosario al braccio e una grande foto di un santo. “Ho cinque figli, mia moglie è commessa part time: andremo a mangiare alla Caritas”, ha commentato ad alcuni media locali. “Mi vogliono distruggere”, ha proseguito. “Lavoro in porto da quando avevo 18 anni: ora farò valutare la mia posizione da un avvocato e spero la situazione si risolva quanto prima, consentendomi di tornare a lavorare in porto. Non mi resta che pregare, andando a recitare il rosario in piazza dell’Unità”.