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“Tromboni”, il nuovo libro di Mario Giordano su chi ha sempre la verità in tasca

“Prima la pandemia, poi Putin: ormai ci siamo assuefatti all’emergenza. Lo straordinario è diventato ordinario”, si legge nella premessa

Mario Giordano (dalla pagina Facebook di Fuori dal Coro)

Mario Giordano (dalla pagina Facebook di Fuori dal Coro)

Come riportato da Tgcom24.mediaset.it, nel suo ultimo libro dal titolo Tromboni, tutte le bugie di chi ha sempre la verità in tasca, Mario Giordano, noto volto di Rete 4, accusa contro “quelli che salgono in cattedra. Quello che vi spiegano cosa bisogna fare e come bisogna farlo”.

Mario Giordano (dalla pagina Facebook di Fuori dal Coro)
Mario Giordano (dalla pagina Facebook di Fuori dal Coro)

Come si legge nella Premessa del libro edito da Rizzoli, di tromboni “ce ne sono dappertutto. Il mondo è pieno. Li incontrate al bar, in ufficio, in palestra, alla riunione di condominio. Se poi accendete la tv rischiate di venirne sommersi: il Super Tromboni Show va in onda a tutte le ore, praticamente a reti unificate”.

“Tromboni”, il nuovo libro di Mario Giordano

“Ci sono i tromboni dell’economia che vi spiegano come salvare il Paese mentre lo fanno andare a rotoli; ci sono i tromboni dell’ambiente che vi spiegano come salvare il pianeta mentre lo stanno devastando; ci sono i tromboni della democrazia che vi spiegano come salvare le libertà mentre le stanno affossando. E ci sono le virostar che, dopo aver sbagliato per due anni tutto quello che era possibile sbagliare, continuano con sicumera a spiegarvi che cosa fare per non sbagliare. Come non fidarsi?”

E ancora, spiega Giordano: “Sbugiardare i tromboni non è facile perché galleggiano sulle onde del pensiero unico. La corrente generale li protegge. Li sorregge. Li spinge avanti. Usciamo da due anni di impressionante conformismo delle idee e dell’informazione. Prima il Covid, poi la guerra ci hanno regalato la moltiplicazione dei pappagalli. Tutti a ripetere sempre gli stessi slogan. Tutti a ripetere le stesse formulette. Chi, in questo periodo, ha osato uscire dal sentiero tracciato è stato demonizzato, emarginato, criminalizzato. Come dicevo: ci siamo abituati a suonare le trombe. Sempre la stessa musica. Sempre la marcia trionfale”.

“Assuefatti all’emergenza”

“Prima la pandemia, poi Putin; prima il lockdown, poi l’economia di guerra: ormai ci siamo assuefatti all’emergenza. Lo straordinario è diventato ordinario. Forse è vero che si era esagerato con lo slogan uno vale uno. Ma ora siamo direttamente passati all’uno non vale nessuno. E questo nessuno non può nemmeno protestare“, chiosa il conduttore di Fuori dal Coro.