“Troppa gente nelle strade capitoline, così rischiamo”, ammoniscono i medici
L’Ordine dei medici ammonisce i cittadini romani, e avvisa: stiamo camminando sull’orlo di un precipizio
Troppa gente nelle strade della Capitale. A piedi e in macchina. Non sono casi isolati, ormai le segnalazioni si susseguono, quando stiamo per entrare nella fase 2 dell’epidemia da coronavirus.
“A Roma si vede troppa gente in giro. Ci sono assembramenti vicino ai supermercati, ai negozi, alle tabaccherie. Tanta gente in auto. Ma è troppo presto, non siamo nemmeno al 4 maggio. Così si rischia di tornare indietro”.
E’ il grido di allarme del presidente dell’Ordine dei medici della Capitale Antonio Magi che evidenzia un’eccessiva presenza nelle strade capitoline in queste ore.
I dati a Roma e nel Lazio, spiega il presidente dei camici bianchi romani all’Adnkronos, “sono soddisfacenti. Ma stiamo camminando in equilibrio sull’orlo di un precipizio. Basta poco per perdere quanto guadagnato”.
Le persone “sono stanche, è comprensibile. Ci sono discussioni nelle file, c’è voglia di uscire. Ma farlo tutti insieme è irresponsabile.
E’ necessario scaglionarsi. E continuare a stare a casa quando uscire non è indispensabile”. Anche per la spesa. “Ciò che si vede è che ci sono ancora ‘orari di punta’. E questo non aiuta”, conclude Antonio Magi.
“Roma sta mollando. Se il virus non si spegne da solo qui succede un patatrac! Nel quartiere Prati, in via Cola di Rienzo e lungo le strade limitrofe, molta gente per strada, a piedi e in bicicletta, come se fosse un caldo pomeriggio di sabato, e colpiva il fatto che la stragrande maggioranza non indossasse alcuna mascherina.
Roma sta mollando. Un consiglio agli ospedali: tenetevi pronti con le terapie intensive che arriveranno nuovi clienti, a meno che il virus col caldo non ci faccia la grazia di andarsene almeno fino ad ottobre. Vigili e poliziotti spariti”. Lo scriveva il 24 aprile in una nota un senatore della Repubblica.
E non dimentichiamo il monito dei medici cinesi arrivati nei mesi scorsi insieme alla delegazione di esperti dalle zone di contagio in Cina. “Da quanto abbiamo potuto vedere, e in base alla nostra esperienza, per strada ci sono ancora troppe persone e comportamenti da migliorare”, fecero notare.